Regioni e Asl - Toscana
Formazione in simulazione per il personale sanitario, al via undici progetti ad hoc
Dalla gestione dei traumi alla rianimazione dei neonati, dagli ictus alla prevenzione delle malattie infettive. E poi ancora esercitazioni su come affrontare al meglio uno shock anafilattico, sull’affinamento delle abilità da chirurgo e molto altro.
La giunta regionale finanzia undici progetti di formazione in simulazione, aspetto fondamentale della formazione continua di medici, infermieri ma anche tecnici ed operatori sanitari. Attraverso infatti esercitazioni su manichini e in ambienti virtuali si possono meglio imparare procedure di diagnosi e terapia, si possono ripetere più e più volte processi per meglio analizzarli e assumere poi decisioni.
In Toscana dal 2021 esiste una rete regionale che si occupa di questo, composta da tredici centri di formazione coordinati dall’azienda ospedaliero universitaria pisana: una rete che un anno fa è stata riorganizzata per accrescere il rapporto tra i singoli centri, le università e le aziende potenziandone dunque l’attività.
Per l’assessorato al diritto alla salute la formazione in simulazione è estremamente importante, uno strumento all’avanguardia essenziale per la formazione continua di medici, infermieri ma anche tecnici ed operatori sanitari. I progetti presentati permetteranno di accrescere le competenze del personale del sistema sanitario regionale andando a migliorare anche le risposte ai bisogni di salute delle persone.
Gli undici progetti finanziati, spiega una nota, riguardano ad esempio la gestione del cosiddetto trauma maggiore, ovvero quelle lesione che possono mettere portare ad una invalidità grave oppure mettere a rischio la sopravvivenza del paziente: l’obiettivo è rendere omogenei i percorsi di assistenza da parte del personale sanitario del territorio e in ospedale.