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QS Edizioni - lunedì 29 aprile 2024

Un medico “intellettuale”

di C.F.
18 febbraio - Ho conosciuto bene Aldo Pagni nella seconda meta degli anni ’90 quando mi chiamò a dirigere Il Medico d’Italia, la storica testata della Fnomceo, all’epoca stampata in oltre 350 mila copie e inviata a tutti medici italiani.
 
Insieme a lui disegnammo il nuovo format del giornale dandogli una veste più agile sia nella grafica che nei contenuti. Pagni voleva un giornale che raccontasse i fatti ma soprattutto che fosse capace di interpretarli.
 
Con lui il giornale esplorò idee nuove con autori di prestigio, anche al di fuori della professione. Toccando, con anticipo, molti temi ancora oggi al centro della questione medica.
 
A partire dall’evoluzione di quella professione vista a tutto tondo in un universo sociale, economico e professionale che stava mutando inesorabilmente.
 
Pagni era affascinato da quei cambiamenti. Li coglieva, li analizzava, elaborandoli con una lucidità rara. E quegli anni di stretta collaborazione sul giornale, che lui viveva realmente dall’interno, dando imprinting personali a tutte le pagine, sono stati per me un’esperienza molto importante anche sul piano personale che non ho mai dimenticato.
 
Ciao Aldo e grazie.
 
Cesare Fassari
 
 
 
18 febbraio 2016
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