"Considerata l'assenza di risposte positive alle diverse richieste rivolte dal Comitato 16 Novembre al Governo di avviare un tavolo interministeriale sul piano nazionale per la non autosufficienza, promesso a fine 2013 insieme all'aumento del fondo nazionale per la non autosufficienza, abbiamo deciso di scendere di nuovo in piazza per difendere i diritti fondamentali delle persone con disabilità grave e gravissime". Così in una nota il Comitato 16 Novembre aveva annunciato il sit in che è andato in scena oggi davanti al Ministero dell'Economia e l'avvio di uno sciopero della fame e della sete totale. "Senza risposte adeguate ci lasceremo morire", hanno annunciato.
Queste le tre richieste avanzate al governo:
- Convocazione immediata di un tavolo interministeriale, aperto a regioni e associazioni, per discutere e avviare un piano nazionale sulla non autosufficienza, favorendo, potenziando e omogeneizzando su tutto il territorio nazionale la domiciliarità indiretta.
- Impegno immediato per eliminazione dal calcolo dell'ISEE delle provvidenze sociali esenti dall'Irpef.
- Erogazione entro maggio del fondo della non autosufficienza con rispetto degli accordi: 30% di 275 milioni più 75 milioni per i gravissimi 24 ore.