Chiarezza, ordine e leggi trasparenti: presupposti imprescindibili per esercitare la professione. Questo chiede l’associazione dei chirurghi plastici estetici che se da un lato esprime soddisfazione per l’approvazione da parte della Commissione Igiene e Sanità del Senato del registro delle protesi mammarie oltre al divieto per le minorenni di fare impianti, dall’altro ricorda al legislatore come da anni l’associazione stia chiedendo e quindi aspettando una disposizione in materia.
“Siamo soddisfatti – riferisce in una nota Eugenio Gandolfi segretario di Aicpe, Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica – del via libera della Commissione Sanità del Senato all’istituzione di un registro dei dati relativi all'impianto di protesi mammarie. Erano anni che aspettavamo una disposizione in materia, finalmente siamo a una svolta e speriamo che si vada fino in fondo. Di registro protesi si discute almeno dal ministero Veronesi, da allora non si è mai arrivati a nessuna risoluzione concreta. Purtroppo c'è voluto uno scandalo mondiale come quello delle protesi Pip realizzate con silicone industriale per arrivare a questo punto.
“Chiarezza, ordine e leggi chiare – conclude Gandolfi – sono per noi chirurghi plastici soci di Aicpe un presupposto imprescindibile per esercitare la nostra professione. Ben vengano dunque le disposizioni finalizzate a mettere ordine in un settore così poco disciplinato, dove tutti possono fare tutto senza che resti traccia. Aicpe ha tra i propri obiettivi difendere la professione e la deontologia: si tratta di un’associazione composta da professionisti e non può che essere contenta dell’entrata in vigore di regole precise che tutelino sia i medici sia le pazienti”.