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Protesi mammarie. Via libera dal Senato a registro. No a impianti su minorenni


La Commissione Igiene e Sanità in sede deliberante ha approvato il disegno di legge che istituisce il registro nazionale e i registri regionali degli impianti protesici mammari. Divieto di intervento di plastica al seno per le minorenni e multa per i chirurghi che infrangeranno la normativa. 

07 MAR - In sede deliberante la Commissione Igiene e Sanità del Senato ha approvato oggi disegno di legge che istituisce il registro nazionale e i registri regionali degli impianti protesici mammari e introduce il divieto di intervento di plastica al seno per le minorenni, con una multa di 20mila euro ai chirurghi che infrangeranno la normativa.
 
La procedura in sede deliberante “libera” il provvedimento dal passaggio in Aula che quindi può tornare alla Camera dove era stato inizialmente presentato dall’allora ministro Fazio e approvato in prima lettura. La terza lettura a Montecitorio si è resa necessaria in quanto il testo è stato modificato dal Senato.
 
Franca Biondelli, senatrice del Pd e correlatrice del disegno di legge per l’istituzione del registro
nazionale sulle protesi mammarie approvato esprime la sua soddisfazione per “l’approvazione all'unanimità di questo provvedimento così importante per la tutela della salute delle donne e in particolare delle giovani donne avvenga alla vigilia dell’8 marzo. Possiamo definirlo un ulteriore passo in avanti verso una medicina di genere su cui stiamo lavorando ormai da anni”.
 
“Abbiamo apprezzato – prosegue la senatrice – la disponibilità del ministro della Salute nel percorso che ha portato rapidamente all'approvazione da parte della commissione del disegno di legge. Riteniamo, poi, importante che siano stati accolti alcuni emendamenti migliorativi su tre punti significativi del disegno di legge e che riguardano la durata e la tipologia degli impianti circa il materiale di riempimento e l'etichettatura del prodotto; l'annullamento del divieto, che riguarda le minorenni, nei casi di gravi malformazioni congenite e l'aumento della sanzione amministrativa e della sospensione della professione per tre mesi per quei sanitari che non rispettano il divieto”.
 
Soddisfazione anche da parte di Ignazio Marino senatore Pd e presidente della Commissione d’inchiesta sul Ssn che si auspica una via breve per l’approvazione anche da parte della Camera “Mi auguro che la Camera dei Deputati abbia la stessa determinazione nell’esaminare questo testo”. 

07 marzo 2012
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