Gentile Direttore,
la sofferenza non controllata è intollerabile per chiunque, senza differenze di ceto sociale, di cultura, di convinzione politica o religione. Il suo controllo è davvero un bene primario, infatti la sofferenza può divenire totalizzante e rendere irrilevante qualsiasi altra cosa.
Ben ha fatto recentemente il Comitato Nazionale di Bioetica (CNB) (...)
di Marco Ceresa
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