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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Ippolito (Spallanzani): “Blocco finanziamento a vaccino ReiThera è una sconfitta per il sistema paese”

18 maggio - “Sulle motivazioni che hanno portato al parere negativo da parte della magistratura contabile aspetto di leggere e capire, anche perché mi occupo di scienza e non di aspetti normativi o di contabilità pubblica”, così in un’intervista Il Fatto Quotidiano il direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippolito che sottolinea come tale decisione rappresenti “una sconfitta per il nostro sistema-paese”.
 
“Quando è scoppiata la pandemia – spiega Ippolito - investire nella ricerca sul vaccino era una scelta strategica da prendere al livello più elevato. L’ha capito il presidente del Lazio Nicola Zingaretti, che a marzo dell’anno scorso ha finanziato la fase 1 del vaccino Reithera insieme al ministero della Ricerca e al Cnr: otto milioni di euro in tutto, certamente pochi ma con i quali siamo riusciti a concludere con successo la fase 1”.
 
“I cui dati – prosegue - contrariamente a quanto sostiene qualcuno male informato, sono disponibili e consultabili su medRxiv, e sono in fase di peer review per la pubblicazione su una rivista internazionale. Da questi dati emerge un elevato livello di sicurezza e di immunogenicità del vaccino Reithera”.
 
“Ci sono 25 istituti di ricerca e 1.000 volontari che si sono generosamente prestati ad una sperimentazione che sta andando avanti. A loro – incalza il direttore scientifico dello Spallanzani - va il ringraziamento mio personale. Il loro impegno non è stato inutile: la fase 2 si è di fatto conclusa, adesso verranno raccolti e pubblicati i dati sui volontari”.
 
“Per la fase 3 – aggiunge - vedremo cosa succederà: prima di tutto dipenderà dall’azienda che detiene il brevetto e dalle capacità economiche della stessa. Spero che venga presa una decisione chiara e nel minor tempo possibile. La corsa ai vaccini non può aspettare: è un progetto strategico. L’Italia ha bisogno di avere una propria capacità di ideazione, sviluppo e produzione di farmaci e vaccini. Bisogna tornare a quello che era il livello del secolo scorso in cui il mondo ci guardava come un punto di riferimento”.
 
“Personalmente – conclude Ippolito - mi aspetto anche che il governo dia concreto seguito a quanto ha in più occasioni dichiarato, e ripeto cioè che avere una capacità produttiva di vaccini nel nostro paese costituisce un obiettivo strategico. Come si dice a Roma, “le chiacchiere stanno a zero””.
18 maggio 2021
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