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QS Edizioni - giovedì 9 maggio 2024

Governo e Parlamento

Pignorabilità Asl. D'Ambrosio Lettieri (Pdl): “Diritto alla salute leso anche se il pubblico non paga”

immagine 18 luglio - Il capogruppo in Commissione Igiene e Sanità del Senato interviene sulla polemica sollevata dal presidente della Fiaso dopo la sentenza della Corte Costituzionale. “Se è vero che pignorare i loro beni potrebbe ledere il diritto alla salute, è vero anche il contrario”. E cita il caso della Puglia.
"La recente sentenza della Corte Costituzionale sulla pignorabilità dei beni di Asl e Aziende Ospedaliere ha sollevato le rimostranze e le perplessità del presidente della Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere) su cui si può essere d'accordo solo in parte. Perché se è vero che pignorare i loro beni potrebbe ledere il diritto alla salute, è vero anche il contrario. E cioè che se le aziende fornitrici non vengono pagate per i servizi resi, automaticamente non possono più renderli, generando oltretutto il doppio effetto di non poter più garantire prodotti e manutenzione necessari, come è evidente, e dunque mettendo a serio rischio il diritto alla salute dei cittadini, da una parte e dall'altra di essere costretti a chiudere battenti, con ovvie conseguenze anche sul piano occupazionale”.
 
Lo sottolinea in una nota il capogruppo del Pdl in Commissione Igiene e Sanità del Senato Luigi d’Ambrosio Lettieri.
 
“Si tratta del classico cane che si morde la coda. Purtroppo - prosegue la nota - il ritardato pagamento dei crediti vantati dai fornitori, e non stiamo parlando di due, tre mesi, ma di anni, ha innescato un insostenibile circolo vizioso che certamente trova nella irregolarità dei flussi di cassa dello Stato nei confronti delle Regioni una delle sue cause, ma non la sola. La Puglia è particolarmente esposta a questo problema. Già nel settembre scorso, infatti, avevo lanciato l'allarme del rischio default per molte imprese del settore ospedaliero a seguito dei ritardi nei tempi di pagamento dei fornitori della pubblica amministrazione e sollecitato il Governo nazionale, attraverso una interrogazione urgente, ad una verifica dello stato delle cose e ad un intervento per evitare conseguenze nefaste anche sul fronte occupazionale. I passi avanti fatti sul piano nazionale quanto su quello locale non bastano. Occorre che la guardia resti alta”.
 
“Naturalmente - conclude l’esponente Pdl - concordo col fatto che il problema va aggredito alla fonte. Non è un caso se io stesso sono stato promotore dell'avvio di una indagine conoscitiva sulla sostenibilità del servizio sanitario nazionale per acquisire elementi di conoscenza utili sullo stato programmatico, organizzativo ed erogativo del Ssn, in relazione alla disponibilità di risorse per salvaguardare, con interventi mirati ad ottimizzare il sistema e ad annientare gli sprechi, i principi di universalità, soldarietà ed equità".
18 luglio 2013
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