L’Assemblea di Montecitorio con 303 voti favorevoli, 163 contrari e 9 astenuti ha dato il via libera definitivo, in terza letture, al disegno di legge di conversione del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, recante misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari nel testo già approvato dalla Camera e come modificato dal Senato.
Sempre questa mattina l’Aula della Camera con 346 voti favorevoli, 177 contrari e 8 astenuti aveva votato la questione di fiducia posta dal Governo sul decreto.
La riforma della Pa è passata in entrambi i rami del Parlamento con tre fiducie in una settimana.
Nel corso dell’approvazione non sono mancate le polemiche. In particolare per la decisione del Governo, in Commissione Affari Costituzionali del Senato, di presentare un emendamento soppressivo del comma 5 dell'art. 1. L’approvazione dell’emendamento riporta di fatto il tetto del pensionamento a 70 anni per gli universitari e a 65 per i medici pubblici, eliminando il pensionamento d'ufficio per i primari così come era previsto dal precedente comma 5 del decreto.
7 agosto 2014
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