“Con la decisione di Palazzo Chigi di ricorrere al Consiglio di Stato, rispetto alle tre recenti sentenze del Tar, che hanno negato la possibilità di inserire tra le voci del reddito per il calcolo dell'Isee anche le provvidenze assistenziali,
Renzi e il ministro
Poletti hanno finalmente chiarito che dei cittadini disabili non importa nulla. Anzi, vanno vessati in nome della quadratura di conti e bilanci”.
Ad affermarlo sono i deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Affari Sociali in una nota. A confermare l'ipotesi di ricorso del Governo contro le sentenze del Tar è anche
Superabile, il contact center integrato dell'Inail, in un articolo pubblicato a margine dell'incontro del 1 aprile presso il ministero del Welfare tra il ministro Poletti, i sottosegretari
Biondelli e
Bellanova, le associazioni e i sindacati.
"Secondo quanto appena affermato dal sottosegretario all'Economia,
Enrico Zanetti, - riferiscono inoltre i deputati Cinque Stelle - 'le misure agevolative in favore dei soggetti disabili e delle loro famiglie' dovranno tenere conto 'degli effetti negativi sui saldi di finanza pubblica'". Per questa ragione adesso ricorrono al Consiglio di Stato: un altro schiaffo di Renzi e del Pd al grado di civiltà di questo Paese. Adesso comprendiamo anche perché il ministro Poletti, atteso in audizione nella nostra commissione già il 2 aprile, non sia venuto e alla nostra richiesta di chiarimento al riguardo sia calato il silenzio. Alla luce di questa presa di posizione netta e gravissima intimiamo i rappresentanti della maggioranza a tacere, a non fare distinguo o a cercare difese: le chiacchiere adesso stanno davvero a zero.”
Il Movimento Cinque Stelle esprime quindi l’intenzione di opporsi al Governo su questo fronte. “Dopo aver presentato una risoluzione in commissione per chiedere al Governo di rispettare la sentenza del Tar, continueremo nella battaglia in difesa delle fasce deboli attraverso altri atti e iniziative. Nel frattempo, quando i cittadini disabili scenderanno in piazza per chiedere il rispetto dei loro diritti, è meglio che dal Pd e compagnia non si facciano vedere”.