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QS Edizioni - mercoledì 1 maggio 2024

Governo e Parlamento

Le Regioni e la Stabilità. Chiamparino: “Questione dirimente è come assorbire i 2,2 mld di tagli ereditati da Monti. Rischio è che vengano azzerati fondi regionali”

di Gennaro Barbieri
immagine 8 ottobre - Il Presidente della Conferenza delle Regioni focalizza i nodi in vista del prossimo incontro col Governo, che si terrà martedì 13. “Se tagli derivanti dalla Finanziaria di Monti dovessero ricadere interamente su fondi extra Tpl ed extra sanità resterebbe una cifra irrisoria per tutte le Regioni”. Nel 2016 “è previsto un aumento di 3 mld sul Fsn. Siamo disponibili a scendere sotto questa cifra, ma l'ammontare di 1mld ipotizzato è insufficiente”. 
La partita relativa all’adeguamento del Fsn 2016 e alla Legge di stabilità diventa sempre più complessa e le posizioni di Regioni e Governo sembrano ancora distanti. Le variabili in campo sono numerose e affondano le radici anche in provvedimenti di precedenti legislature. Oggi i governatori si sono riuniti in vista del prossimo incontro con l’esecutivo e il Presidente della Conferenza e del Piemonte, Sergio Chiamparino, ha spiegato i principali termini del confronto in atto.

“Bisogna innanzitutto ricordare che sul comparto Regioni – ha sottolineato Chiamparino ribadendo quanto anticipato nella nostra intervista di ieri - grava un taglio di circa 2,2 mld che deriva dalla finanziaria del Governo Monti. Nel 2016 è inoltre previsto un aumento di 3 mld sul Fsn per far fronte all’innovazione nel campo dei farmaci salvavita, alle tecnologie, alla revisione dei Lea che comporta cifre molto significative e poi a tutta le negoziazione relative a convenzione e contratti. Su quest’ultimo aspetto però qualche sindacalista medico sta facendo di tutto per non curare l’interesse dei propri aderenti”. Elementi che, ha spiegato, “sono oggetto di un tavolo aperto con il Governo. Un passaggio importante sarà quello di martedì prossimo, quando è previsto un incontro con il premier Renzi, con il sottosegretario De Vincenti, con il Ministero dell’Economia e con il Ministero della Salute. Mi auguro che vengano fornite risposte agli argomenti che abbiamo già evidenziato”.

Chiamparino ha poi precisato che le Regioni “hanno comunque manifestato disponibilità per mettere in campo uno sforzo che consenta di mantenerci a cifre inferiori rispetto ai 3 miliardi, ma di certo non è sufficiente la cifra di 1 mld ipotizzata dal Governo”. Sarà però imprescindibile “capire come assorbire i tagli ereditati dal Governo Monti: è una sorta di Spada di Damocle che gira a mezz’aria e se dovesse cadere sul comparto Regioni così com’è significherebbe azzerare completamente tutti i fondi, perché l’ammontare complessivo delle risorse extra sanità ed extra Trasporto pubblico è di 2,35 mld. E’ quindi evidente che si tratta di una questione dirimente rispetto a tutto il resto. Noi abbiamo formulato delle proposte di carattere tecnico in questo senso che sono all’attenzione del Mef e mi auguro di ricevere risposte positive”.

Se i tagli ereditati dal Governo guidato da Mario Monti, ha avvertito, “dovessero ricadere interamente su fondi extra Trasporto pubblico ed extra sanità, in base a una logica puramente aritmetica, resterebbe una cifra irrisoria per tutte le Regioni. Siamo davanti a una questione di buon senso prima che finanziaria”.
 
Gennaro Barbieri
8 ottobre 2015
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