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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Degenza infermieristica a Perugia. Continua la querelle sulla decisione del Tar dell'Umbria

immagine 4 agosto - Gli atti del Tar non sono ancora pubblici, ma il dibattito sul procedimento contro l'attività del reparto di degenza infermieristica continua. Dopo la nota dell'Azienda ospedaliera che annunciava il respingimento della richiesta di sospensiva avanzata dai medici, e la risposta della Cimo Umbria che precisava come la questione fosse stata solo rinviata, riceviamo le osservazioni dell'Ipasvi e dell'Ordine dei Medici di Perugia. Ancora una volta con interpretazioni discordanti.
Gli atti ufficiali non sono ancora stati resi pubblici, come ci hanno confermato anche l'Azienda ospedaliera e l'Ordine dei Medici di Perugia, che abbiamo contattato telefonicamente. Quel che sembra certo è che il Tribunale Amministrativo dell'Umbria tornerà il 23 settembre ad affrontare il ricorso presentato dai medici contro il reparto di degenza infermieristica attivato dall'Azienda ospedaliera di Perugia. Ma cos'altro abbiano stabilito i giudici amministrativi il 29 luglio in Camera di Consiglio resta poco chiaro. Da una parte c'è l'Azienda ospedaliera di Perugia che ha affermato, e ha ribadito oggi alla redazione, che il Tar "ha respinto" il ricorso dei medici "per quanto riguarda la sospensione della attività di degenza". Dall'altra la Cimo Umbria che ha smentito tali affermazioni sostenendo che "nella seduta suddetta il magistrato poteva decidere di spostare la competenza del ricorso, dalle aule del TAR alle aule del tribunale civile (come richiesto dall’avvocato dell Azienda Ospedaliera di Perugia), ma ha deciso di non farlo, poiché si riserva di esprimersi nel merito del ricorso, in data 23 settembre, data in cui si riunirà la prima camera di consiglio utile per decidere sulla sospensiva in base alle tempistiche con cui il ricordo al TAR è stato accolto".

Sulla questione sono tornati oggi Graziano Conti, presidente dell'Ordine dei Medici di Perugia, e Palmiro Riganelli, presidente del Collegio IP.AS.VI della Provincia di Perugia, che hanno inviato a Quotidiano Sanità i proprio interventi, dove l'interpretazione sulla decisione del Tar è di nuovo discordante. Il presidente dell'Ordine dei Medici di Perugia, Graziano Conti, sostiene che "in sede di giudizio l’AO ha sollevato una pregiudiziale, per difetto di giurisdizione (competenza TAR / giudice ordinario), ed il TAR ha deciso di rinviare l’esame di tutta la questione, a partire dalla pregiudiziale, al mese di settembre. (...) Il Tribunale Amministrativo non ha quindi assolutamente respinto nessuna richiesta di chiusura dell’UDI, che peraltro l’Ordine non aveva mai presentato, perché non ha trattato nulla e ha rinviato la Camera di Consiglio al 23 settembre". Ma Palmiro Riganelli, presidente dell'Ipasvi della provicina di Perugia afferma: "Nei giorni scorsi il TAR Umbria ha rinviato, e non ha accolto, la richiesta di sospensiva dell’Unità di degenza a gestione infermieristica (UDI). Al di là dei proclami, per il momento, questo è un fatto assodato e inconfutabile". "Il servizio resta. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria - che avrebbe potuto sospendere il servizio - rinviando al 23 settembre la decisione e consentendo il proseguimento dell’attività assistenziale infermieristica", ribadisce il presidente dell'Ipasvi della provincia di Perugia.

In attesa di poter verificare attraverso gli atti ufficiali i contenuti della decisione del Tar, continuiamo a dare spazio al dibattito pubblicando gli interventi ricevuti oggi dal presidente dell'Ordine dei Medici di Perugia (leggi l'intervento di Graziano Conti), e dal presidente del Collegio IP.AS.VI della Provincia di Perugia (leggi l'intervento di Palmiro Riganelli).
4 agosto 2015
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