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QS Edizioni - domenica 19 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Le “candide” dichiarazioni di Renzi e la débâcle della Fnomceo

di Roberto Polillo
immagine 1 ottobre - E’ bastata la mite apertura del premier, cui ha fatto seguito anche quella di Chiamparino, per far sciogliere come neve al sole la mobilitazione dei medici. Peccato che sul decreto appropriatezza è stato detto chiaramente che le sanzioni non si toglieranno mai
Nello stesso giorno in cui il Presidente Renzi ha candidamente ammesso che il Fondo sanitario nazionale 2016 si fermerà a 111 miliardi invece dei 113 pattuiti, lasciando a bocca asciutta le decine di migliaia di medici (e altro personale) che non avranno nessun rinnovo di contratto per mancanza di risorse certe e sufficienti, la Fnomceo ha diramato il suo incredibile comunicato di plauso a Chiamparino e alla stessa Ministra per la disponibilità mostrata. 
 
Non si capisce di quale disponibilità si tratti, in quanto Chiamparino si è detto semplicemente disponibile non alla eliminazione delle penalità (che non potrebbe fare) ma a rendere omogenea la pena su tutto il territorio nazionale; ben magra consolazione dunque il sapere che tutti subiranno lo stesso trattamento se poi si sostiene che il sistema di penalizzazioni è una barbarie
 
Eppure per la Fnomceo tale disponibilità viene interpretata come “atto politico significativo se il previsto ed iniquo sistema di sanzioni viene trasformato in un meccanismo di verifica tra pari che consenta al sistema professionale di migliorare costantemente al riparo da risvolti ingiustamente punitivi, mantenere la integrità del rapporto di fiducia medico-paziente e ridurre il rischio di un taglio delle prestazioni per i cittadini”.
 
C’è solo un piccolo problema: di questo né Chiamparino né Il Ministro Lorenzin hanno parlato e anche lo stesso Renzi ha ribadito il concetto che se alcune correzioni al decreto potranno essere possibili, l’impianto del provvedimento dovrà comunque restare immutato.
 
Sono abituato alle strategie inconcludenti della Fnomceo e dei suoi azionisti di maggioranza, messi sotto scacco da Ipasvi e altri collegi professionali sul problema delle competenze, ma questo è veramente troppo! Come non capire che Chiamparino e Lorenzin non hanno nessun potere negoziale nei confronti del presidente del Consiglio e che, come già avvenuto, accetteranno qualunque cosa venga loro proposta del governo? E quindi perché invece di dire loro questa semplice verità si dà credito a una loro disponibilità già smentita dai fatti? 
 
Se questi sono i generali, la battaglia è già persa in partenza e purtroppo le conseguenze non saranno limitate ai vertici della Fnomceo ma a tutti i medici del nostro paese  e questa volta, non si preoccupi il volenteroso Chiamparino, senza distinzioni di regione di appartenenza.
 
Roberto Polillo
1 ottobre 2015
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