“Ci auguriamo “di aver al più presto un incontro con il Ministero della Salute, per raggiungere un accordo che consenta di andare avanti nel percorso di attuazione sella legge”. È quanto afferma il
ROI, Registro degli Osteopati d’Italia commentando le parole del sottosegretario alla Salute
Luca Coletto, rese venerdì scorso in Commissione Affari Sociali della Camera sulla legge 3/2018.
“L’obiettivo per il ROI – si legge in una nota - è quello di mettere le basi per la professione futura, nel rispetto delle caratteristiche e delle competenze che sono proprie dell’osteopatia, dando dignità e tutela ai professionisti che hanno esercitato la professione, con una formazione qualificata in osteopatia, in linea con le indicazioni della norma CEN, condivisa dai Paesi europei”.
“Seguiremo – prosegue il Roi - tutto l’iter per garantire che l’osteopatia, prossima professione sanitaria, abbia tutti i contenuti perché possa continuare a gestire in modo adeguato e qualificato le problematiche di milioni di persone che hanno trovato nell’osteopatia una risposta ai propri bisogni di salute”.
“Gli osteopati – conclude il comunicato - con le competenze tipiche della professione hanno guadagnato il consenso e la fiducia dei cittadini, nonostante le condizioni di grande incertezza in cui si è sviluppata ed è cresciuta l’osteopatia. Continueremo a lavorare duramente nel nostro percorso di crescita, implementando la ricerca, sviluppando informazione e cultura in un clima di collaborazione con tutte le altre professioni. Puntiamo alle competenze, per garantire i cittadini e dare alla professione la giusta identità”.