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QS Edizioni - lunedì 29 aprile 2024

Lettere al Direttore

Massofisioterapisti: “Non chiediamo nuove competenze, ma di fare rispettare quelle che abbiamo”

16 maggio - Gentile direttore,
nell’ultimo articolo del dott.Proia si denota una piacevole apertura volta a migliorare l’assetto delle attuali posizioni delle professioni sanitarie. Noi massofisioterapisti, rientrando a pieno titolo tra le professioni sanitarie di carattere riabilitativo, non chiediamo miracoli al Ministero della Salute, o meglio, il miracolo forse lo chiediamo nel tener conto anche della nostra categoria tutelata dalla legge ma troppo spesso oggetto di un limbo diabolico, costruito ad arte, che crea inutile confusione e continui licenziamenti ingiusti.

Il dott. Proia ha forse capito che contro la legge non è possibile scontrarsi e una sua recente nota conferma quanto chiaramente contenuto nelle normative nazionali e nelle numerose sentenze del TAR e Consiglio di Stato che si sono pronunciate sui massofisioterapisti.

Il massofisioterapista è una professione sanitaria che svolge attività di riabilitazione a tutti gli effetti, non è mai confluita nella figura universitaria del fisioterapista, questa è verità. Nel corso degli anni si sono costruiti dei teatrini osceni volti a delegittimare la nostra figura non tenendo conto che con la gente che lavora e che ha famiglia non si può assolutamente scherzare, quindi siamo più che certi che il dirigente Proia terrà sicuramente conto dei numerosi ragazzi che si sono formati in base alla legge 403/71, DM 7 settembre 76 e DM 105 del 1997 che hanno il DIRITTO e il dovere di lavorare in santa pace. Si parla tanto di liberalizzazioni, ogni giorno leggiamo numerosi articoli di determinate categorie che chiedono nuove competenze; noi massofisioterapisti chiediamo solo di poter lavorare nelle nostre competenze e così PER LEGGE deve essere.

SIMMAS
Sindacato Italiano Massofisioterapisti e Massaggiatori Sportivi
 
16 maggio 2012
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