10 maggio - Il comunicato diffuso dalla Regione, al termine della commissione Sanità, non ne fa cenno, ma il progetto delle federazioni sanitarie, sembra ormai definitivamente naufragato.

L’edizione odierna della Repubblica di Torino scrive che l’abolizione delle federazioni “è stata confermata ieri da Cavallera”. Per la Stampa, è ormai certificato “il requiem per le federazioni sanitarie, confezionate dall’assessore Monferino, impallinate dal ministero e destinate a essere rimpiazzate, nelle loro funzioni, da Scr”.

L’Anaao Piemonte ha sottolineato che “siamo di fronte all’aborto terapeutico delle federazioni sanitarie. Ora vogliamo sapere se saranno sempre e solo i piemontesi a pagare per questo spreco di risorse, di tempo e di stipendi per i 6 direttori generali o se potremo defalcarli dallo stipendio del Governatore o dagli ingenti gettoni di presenza, che il fu assessore-ingegnere ha continuato ad incassare nei vari consigli di amministrazione di cui era componente”. L’associazione dei medici dirigenti sferra poi un duro attacco alla Regione, accusata di aver rimosso dal sito dell’assessorato alla Sanità “tutti i richiami pomposi e autoreferenziali sulla utilità delle federazioni, scritti e rilanciati durante l’approvazione del piano socio-sanitario regionale”.  

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