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QS Edizioni - domenica 28 aprile 2024

Regioni e Asl

Piemonte. Il piano sanitario della Giunta: 12 ospedali da "sistemare"

immagine 10 maggio - Obiettivo del piano triennale è un un contenimento dei costi per 162 milioni nel 2013, di 248 per il 2014 e 360 per il 2015. Al centro la rete ospedaliera con la revisione/disattivazione di 12 ospedali. Previsto anche un aumento dal 3,2% al 4% della quota degli ultra 65enni in assistenza domiciliare. 
Garantire il pagamento degli stipendi e normalizzare il ciclo commerciale delle forniture, rientrando così nella piena governabilità della spesa sanitaria. Sono questi i principali obiettivi del piano operativo triennale per la sanità, illustrato dall’assessore Ugo Cavallera in commissione. Il piano sarà poi sottoposto al tavolo governativo.

Il piano prevede un contenimento dei costi per 162 milioni nel 2013 e, in modo cumulativo, di 248 milioni per il 2014 e 360 per il 2015. “Queste economie – spiega una nota - saranno perseguite attraverso interventi strutturali e di efficientamento del sistema”. In particolare si prevede una revisione della rete ospedaliera con la revisione/disattivazione di 12 ospedali e la revisione delle dotazioni organiche delle aziende sanitarie regionali, un aumento dal 3,2% al 4% della quota degli ultra 65enni in assistenza domiciliare, un aumento di circa 1.100 posti letto nelle strutture di continuità assistenziale e la creazione di nuovi centri di assistenza primaria (Cap): le prime aperture sono già avvenute ad Arona, Fossano e Santhià mentre Avigliana partirà a fine anno.

“Si stabilisce inoltre una riduzione dei costi – prosegue la nota - nei contratti con gli erogatori privati, una centralizzazione del sistema degli acquisti, un’integrazione dei magazzini di area sovrazonale e una concentrazione in sei laboratori di analisi dell’attività per gli esami più complessi. È infine prevista una revisione della spesa farmaceutica sia ospedaliera sia territoriale. A livello triennale l’assessorato si attende di ottenere economie pari al 24% del totale nell’ambito del privato, del 14% per il personale, del 32% per beni e servizi e del 20% - conclude la nota - per la spesa farmaceutica”.  
10 maggio 2013
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