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QS Edizioni - martedì 7 maggio 2024

Regioni e Asl

Riparto Fsn. De Luca: “Non arretreremo di una virgola sulla rapina a danno della Campania”  

immagine 15 giugno - Il presidente campano torna sulla diffida e il ricorso al Tar contro il mancato aggiornamento dei criteri per il riparto del Fondo sanitario nazionale. “Quello che è incredibile è che tutti sanno in Italia che c'è questa rapina a danno della Regione Campania, ma fanno finta di girare la testa dall’alta parte”. De Luca chiede "criteri di civiltà democratica: le stesse risorse per ogni cittadino italiano, perlomeno quando parliamo della salute”.
"Stiamo cercando di portare alla luce  quello he è un vero e proprio scandalo dal punto di vista istituzionale e democratico. È uno scandalo, non trovo veramente altre parole. Da 7 anni il Ministero della Salute non definisce i criteri sulla base dei quali fare il riparto del fondo sanitario nazionale. È così da 7 anni, ma possiamo dire anche 20: la Regione Campania è la Regione d'Italia che riceve meno risorse di tutte, è una cosa vergognosa”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca commentando la diffida al ministero della Salute e il ricorso al Tar del Lazio sulla mancata attuazione della riforma. 

“Chiederemo anche la nomina di un commissario se dovesse proseguire la latitanza del Ministero della Salute”, ha detto De Luca. “Quello che è incredibile - ha proseguito - è che tutti sanno in Italia che c'è questa rapina a danno della Regione Campania, ma fanno finta di girare la testa dall'altra parte. Per un verso questo ci inorgoglisce, perché abbiamo vinto la battaglia Covid in queste condizioni, avendo 10mila dipendenti in meno. Però questa storia non può durare all’infinito, perché non avere queste risorse significa non avere altro personale, significa l'allungamento delle liste di attesa, significano altre emergenze”.

“Noi la battaglia l'abbiamo lanciata - ha concluso il presidente Campano - e non arretreremo di una virgola, sperando che anche l'opinione pubblica, il mondo dell'informazione e le forze politiche si sveglino e decidano di affermare in Italia criteri di civiltà democratica: le stesse risorse per ogni cittadino italiano, perlomeno quando parliamo della salute”.

15 giugno 2022
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