“Non vogliamo essere Cassandre inascoltate e fastidiose, ma può ben considerare che in presenza di queste carenze di organico, di una grave situazione strutturale dell’ospedale e della necessità, non più differibile, di rivedere il modello di organizzazione dell’assistenza, se il governo centrale non corre ai ripari il rischio dell’implosione dello stesso sistema sanitario calabrese, qui all’Annunziata è diventato reale”. Per questo “abbiamo veramente necessità di un Suo autorevole intervento”. È questo il messaggio rivolto al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, dai sindacati medici dell’ospedale Annunziata di Cosenza, che in una nuova lettera,
dopo quella di fine marzo, tornano a lanciare l’allarme sulle “drammatiche” condizioni della sanità calabrese e cosentina.
Infatti, spiegano i sindacati nella lettera rivolta al ministro, “le carenze di organico, strutturali e organizzative, rendono difficile svolgere il nostro lavoro al meglio e fornire un servizio idoneo ai cittadini che sempre più numerosi si rivolgono a noi, visto il ridimensionamento, e in alcuni casi la cancellazione dei presidi ospedalieri sul territorio”.
Per i sindacati le cifre dei vuoti di organico di personale medico e infermieristico, non solo nell’area dell’emergenza ma in tutti i reparti, “sono indicativi del disastro su cui nessuno può chiudere gli occhi, lavarsene le mani o annacquare responsabilità”. All’appello mancherebbero 243 medici su 622 della dotazione organica, 28 dirigenti non medici su 52, 265 infermieri su 845 e 208 OSS su 318.
“Questa – sottolineano i sindacati - è la fotografia di un ospedale HUB (di riferimento regionale), sebbene lo stesso abbia ormai perso di fatto questa funzione, dove i vuoti di organico in Pronto Soccorso vengono colmati, da circa due anni, con turni aggiuntivi di medici di reparti che non si occupano di emergenza”. E la situazione “peggiora di giorno in giorno”.
Per questo i sindacati chiedono a Lorenzin “un segno tangibile di interesse e di chiarezza verso noi medici calabresi, magari inviando a Cosenza una Commissione ispettiva per verificare la situazione estremamente difficile, che viviamo, per darci una speranza di futuro e per dare un po’ di fiducia ai tanti cittadini che ancora credono nel sistema sanitario pubblico”.