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Cosenza. I medici dell'Ospedale Annunziata a Lorenzin: "Troppe carenze di organico, situazione al collasso"


In una lettera aperta i sindacati del nosocomio denunciano una mancanza di 243 medici su 622 della dotazione organica, 28 dirigenti non medici su 52, 265 infermieri su 845 e 208 OSS su 318, che rendono "impossibile fornire un servizio idoneo ai cittadini". LA LETTERA.

27 MAR - In una lettera aperta Cgil Medici, Uil Medici, Fassid, Aaroi e Anaao sollecitano il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ad intervenire sulla situazione "insostenibile" che caratterizza l'Ospedale Annunziata di Cosenza, dove, da circa 3 mesi, i medici sono in stato di agitazione e hanno dato vita ad un'occupazione simbolica. Da allora, si denuncia nella lettera, "la situazione è ulteriormente degradata e gli interventi promessi sono rimasti lettera morta. Il rischio dell’implosione qui è diventato incombente". La protesta è contro le carenze di organico, "mancano 243 medici su 622 della dotazione organica, 28 dirigenti non medici su 52, 265 infermieri su 845 e 208 OSS su 318, che rendono difficile se non impossibile, fare il nostro lavoro al meglio e fornire un servizio idoneo ai cittadini che sempre più numerosi si rivolgono a noi, visto che anche la rete ospedaliera sul territorio, in virtù di un irrazionale piano di rientro, è stata notevolmente ridimensionata e in alcune aree azzerata".
 
I medici hanno sottolineato come, a questa carenza di organico, "la Direzione Generale dell'ospedale risponde, dopo la nostra prolungata protesta, solo con 7 avvisi per medici (4 per il Pronto Soccorso e 3 per l’Anestesia), ignorando il cronoprogramma per un minimo di assunzioni in tutti i reparti dell’Ospedale carenti di medici e infermieri, stabilito nel corso di una riunione in sede regionale tra una nostra delegazione sindacale e il Presidente della Regione, nonché Commissario ad acta per il piano di rientro, Scopelliti".

E tutto questo, si spiega nella lettera, "lo si vuole fare in un ospedale HUB (di riferimento regionale) sebbene lo stesso abbia ormai perso di fatto questa funzione, in cui a nostro parere i vuoti di organico in Pronto Soccorso non dovrebbero essere colmati, come succede da circa due anni, con turni aggiuntivi di medici di reparti che non si occupano di emergenza, che sono illogici e dispendiosi – cosa che potrebbe interessare la magistratura non solo contabile – e che rischiano di ridurre ulteriormente anche le risorse umane dei reparti di origine di quei sanitari impegnati anche in PS".
 
"E se pensiamo che ciò avviene in un momento storico particolare in cui la Commissione Europea ha sanzionato l’Italia per gli eccessivi turni di lavoro in regime ordinario cui sono già sottoposti i medici - conclude la lettera - non possiamo non tenere in considerazione l’aumento del rischio clinico che una situazione del genere comporta e il danno che si fa ai tanti giovani medici ancora senza lavoro".

27 marzo 2014
© Riproduzione riservata

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