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Lanciata petizione on line in difesa del futuro degli studenti e aspiranti specializzandi in medicina


“Trovare i fondi per far accedere alla specializzazione i giovani medici e gli studenti in medicina è necessario ed urgente, anche per garantire agli Italiani la possibilità di essere adeguatamente curati nel prossimo futuro”. Questo il senso della petizione on line che, in sole quattro ore, ha già raccolto più di 2500 adesioni. 

26 MAR - “Trovare subito i fondi per far accedere alla specializzazione i giovani medici e gli studenti in medicina italiani è necessario ed urgente non solo per il futuro dei futuri protagonisti della salute e sanità del Paese ma, soprattutto, per garantire agli Italiani la possibilità di essere adeguatamente curati nel prossimo futuro”.
 
È questa la sintesi del contenuto della petizione on line, lanciata sul sito www.medicisenzafuturo.it. L’iniziativa nasce da un gruppo di studenti in medicina uniti nel "Coordinamento Nazionale Studenti in Medicina per la Ri-FORMAzione" e da laureati in medicina di tutta Italia, organizzatisi nel "Comitato Aspiranti Specializzandi". A questi hanno dato un contributo fondamentale alla nascita dell'iniziativa anche il “Coordinamento Liste per il Diritto allo Studio" e l’”Associazione italiana giovani medici-Simg”.
 
I dati a cui fa riferimento il Comitato Promotore sono impietosi: a fronte di una stima di almeno 9.000 candidati, il contingente di contratti di specializzazione attualmente finanziabili dal Governo Italiano non raggiungerà nella migliore delle ipotesi le 3.500 unità, a cui devono aggiungersi circa 900 borse di studio per la formazione specifica di medicina generale. Ed in assenza di interventi strutturali ed il quadro tenderà a peggiorare nei prossimi anni in ragione dell’incremento progressivo degli accessi a medicina, registratosi negli ultimi anni, senza l’adeguamento del capitolo di spesa sulla formazione medica post laurea: “migliaia di giovani professionisti e, in prospettiva, migliaia di studenti in medicina, formati con fatica ed a caro prezzo dalle università italiane, saranno condannati all’emigrazione forzata o alla disoccupazione”.
 
La petizione, rivolta al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio ed ai Ministri competenti di Università, Salute ed Economia e Finanze, chiede di: reperire ed investire i fondi necessari a finanziare nel 2014 e negli anni accademici a seguire la formazione specialistica e di medicina generale di almeno 6.000 laureati in medicina per ogni anno accademico; dotare il sistema di strumenti utili a programmare correttamente il fabbisogno di medici e professionisti sanitari, sia a livello centrale che periferico.
 
“In questi mesi – dicono gli studenti e gli specializzandi – si sono succedute numerose iniziative e manifestazioni di protesta per sensibilizzare le Istituzioni sul tema. Siamo studenti e medici e la nostra non è una lamentela di parte fine a sé stessa, bensì chiediamo di essere messi nella condizione di formarci adeguatamente per realizzare le nostre legittime aspirazioni professionali e metterle a servizio della cittadinanza. Pertanto, adesso ci attendiamo risposte adeguate e non più soluzioni tampone”. 

26 marzo 2014
© Riproduzione riservata

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