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QS Edizioni - martedì 21 maggio 2024

Regioni e Asl

Calabria. Rete ospedaliera, Scura emana nuovo decreto. Ed è subito polemica

immagine 7 luglio - Il decreto 64 sulla Riorganizzazione delle reti assistenziali modifica ed integra il contestato decreto n. 30 dello scorso marzo. Per il delegato alla Sanità della Regione, Franco Pacenza, “corretti alcuni errori grossolani, ma restano contraddizioni e approssimazioni”. E i commissari "continuano ad operare in disprezzo alle istituzioni democratiche calabresi"
Arriva dal commissario ad acta alla Sanità della Calabria, Massimo Scura, un nuovo decreto, il 64 del 5 luglio 2016, sulla Riorganizzazione delle reti assistenziali, che modifica ed integra il contestato decreto n. 30 dello scorso marzo. Ed è già polemica.

Il delegato del Presidente della Giunta Mario Oliverio in materia sanitaria Franco Pacenza interviene infatti con una nota per affermare che “Scura e Urbani (sub commissario, ndr) continuano ad operare in disprezzo alle istituzioni democratiche calabresi. Le integrazioni e le modifiche alla rete ospedaliera approvate con un nuovo decreto – secondo Pacenza - confermano che avevamo ragione nel ritenere la proposta della struttura commissariale incoerente con la programmazione sanitaria nazionale ed incapace di produrre un rilancio dell’offerta sanitaria calabrese. Ora - mette in evidenza il delegato alla Sanità - , dopo un contrasto ampio nel merito del decreto 30,  avviato prima di tutti dal Presidente Oliverio,  che ha visto decine di manifestazioni, di Consigli comunali, di ricorsi stragiudiziali tuttora pendenti,  e non ultimo una seduta straordinaria del Consiglio Regionale  che alla quasi unanimità ha manifestato tutte le sue non condivisioni,  i Commissari approvano un decreto di integrazioni e modifiche della rete ospedaliera in sfregio a qualsiasi confronto istituzionale, espropriando finanche il Dipartimento Salute della stessa Regione”.

“Questo modo di operare - aggiunge Pacenza -  è sempre più insopportabile”.

Quanto al merito, secondo Pacenza nel nuovo decreto “si correggono alcuni errori grossolani, da noi sistematicamente denunciati, ma rimangono ancora presenti contraddizioni e approssimazioni. Si continua a prevedere spostamenti di unità operative senza neanche avere a disposizione gli spazi necessari, né tantomeno si prevede alcuna relazione tra la programmazione ed il fabbisogno finanziario. Non si individuano priorità da cui partire in un necessario processo di gradualità. Come dire l’importante è fare i decreti; le risorse finanziarie , il personale, le tecnologie necessarie per i commissari non sono problema loro”.

“ Per il commissariato – conclude Pacenza - importante è adempiere ai richiami ed alle scadenze del tavolo di monitoraggio ( il prossimo è previsto per il 26 luglio) e si continua in una rappresentazione cartacea assai lontana dalle condizioni reali della sanità che i calabresi vivono quotidianamente”.
7 luglio 2016
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