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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

D’Ambrosio Lettieri (CoR): “E’ emergenza sociale da tempo, soprattutto al Sud. Ma Renzi continua a partorire topolini”

23 novembre - “Un italiano su quattro è a rischio povertà o esclusione e, ancora una volta, i dati Istat confermano che è il Sud a pagare il tributo più pesante, con percentuali da paura (46,4) rispetto al Nord (17,3). Occorrono riforme credibili, riduzione drastica delle tasse, piano straordinario per il lavoro e politica industriale nazionale, soprattutto per il Mezzogiorno. E’ emergenza sociale da tempo. La montagna-Renzi smetta di partorire topolini uno dopo l’altro, con manovre finanziarie in deficit che destabilizzano, anziché stabilizzare i conti con il taglio della spesa improduttiva.
 
Già diversi mesi fa l’Istat segnalava forti difficoltà per più di 7 milioni di italiani, di cui oltre 4 milioni in condizioni di povertà assoluta, non potendo neanche consentirsi il minimo sostentamento. Nel Mezzogiorno, poi, è allarme rosso.
 
E’ necessario accompagnare le riforme con azioni credibili per l’aumento della occupazione, una fiscalità di compensazione, il rilancio degli investimenti, una politica industriale nazionale, soprattutto per il Sud. Tutti elementi che erano contenuti nel piano per il Sud avviato dall’ex ministro Fitto, ma poi per lo più eclissatisi al tocco della bacchetta magica di mago Matteo - per la verità in buona compagnia dei suoi predecessori Monti e Letta – che oggi insiste con i rinvii e masterplan fantasmi.
 
Da tempo poniamo il problema del lavoro e della necessità di realizzare, insieme ad un grande piano straordinario per l’occupazione, un piano efficace di netto ridimensionamento del carico fiscale. La risposta è stata quella di mettere qualche pannicello caldo, di distrarre l’opinione pubblica con la propaganda, di produrre riforme peggiorative e leggi di Stabilità dell’inganno, compresa l’ultima che non affronta e rinvia nodi cruciali e interventi dai titoli roboanti, ma poveri di efficacia e prodighi di tasse, impedendo anche al Parlamento, proseguendo a colpi di fiducia, di poter intervenire con emendamenti correttivi”.
 
Lo dichiara in una nota il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri (Conservatori e Riformisti).
23 novembre 2015
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