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Legge 180. Altrapsicologia: “Violenza di persone con disturbi mentali evento raro”

“Semmai, la malattia mentale produce danni molto più seri e diffusi, ma forse meno spettacolari e visibili: intacca profondamente i progetti di vita delle persone e delle famiglie, le opportunità lavorative, la possibilità di avere una casa, una vita sociale. Di essere felici”. Così Federico Zanon, presidente di Altrapsicologia, importante associazione di categoria degli psicologi italiani

16 LUG - Altrapsicologia si unisce all’appello della Società Italiana di Psichiatria e della Società Psicoanalitica Italiana per una cura appropriata della salute mentale.

Federico Zanon, presidente di Altrapsicologia, ha rilasciato, in proposito, una dichiarazione sulla salute mentale e sulla violenza delle persone con disturbi mentali: “C’è una cosa importante che dobbiamo ricordare in questi giorni di polemiche sulla salute mentale in Italia – ha detto Zanon -. La Legge 180/78, nota come ‘Legge Basaglia’, è stata prima di tutto una norma di civiltà: prima di essa chiunque poteva essere internato senza motivazione per un tempo indeterminato. Poteva essere privato della possibilità di comunicare con l’esterno, di tutelare il proprio patrimonio, il rapporto con i propri figli, il proprio ruolo sociale. Da internati non vi era possibilità di ricorrere all’autorità sanitaria o giudiziaria. Occorre anche sfatare un mito: la malattia mentale non è violenza. La violenza connessa ai disturbi mentali è un’eventualità relativamente rara. Non esiste nemmeno alcuna emergenza legata alla violenza da parte di persone con disturbi psichici: nessun dato epidemiologico supporta questa ipotesi. Il fenomeno è, anzi, sempre più raro e controllato grazie ai farmaci e a programmi terapeutici adeguati”.

“Semmai – sostiene Zanon -, la malattia mentale produce danni molto più seri e diffusi, ma forse meno spettacolari e visibili: intacca profondamente i progetti di vita delle persone e delle famiglie, le opportunità lavorative, la possibilità di avere una casa, una vita sociale. Di essere felici. Il sistema della salute mentale nato dal seme della Legge 180 oggi cura circa un milione di cittadini con disturbi mentali. È un sistema efficace, capillare, riconosciuto. Ma funziona - ben più di altri servizi sanitari - sulla base di personale specializzato, motivato e in numero congruo”.

“Facciamo un appello ai Ministri davvero competenti – propone Zanon -, ossia quello della Salute, Giulia Grillo, e quello della Giustizia, Alfonso Bonafede: se la politica vuole davvero occuparsi della salute mentale, c’è una sola cosa da fare: nutrire il sistema delle cure di un numero adeguato di medici, psicologi, educatori, infermieri, addetti all’assistenza. Sostenere con loro un sistema di cura basato sui valori dell’accoglienza, della tolleranza, della scienza. Gli psicologi sono a disposizione”.

16 luglio 2018
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