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QS Edizioni - domenica 28 aprile 2024

Governo e Parlamento

Biotestamento. Il Senato riprende l’iter. L’ira del Pd: “È solo per scopi elettorali”

immagine 19 settembre - La Commissione Igiene e Sanità ha deciso di riprendere l’esame del ddl sul biotestamento. Il Pdl rinsaldata per l’occasione l’alleanza con la Lega prova a portare a casa le Dat. Il Pd va su tutte le furie, Marino chiede di “valutare se sia possibile continuare un percorso di maggioranza Pdl-Pd”
Ferme dal mese di ottobre del 2011, oggi la Commissione ha deciso di riprendere l’esame in terza lettura del disegno di legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento. È subito scoppiata la polemica. Il Partito Democratico ha votato compatto contro ogni riesame del provvedimento. I motivi di questo no al riesame li spiegano le senatrici Bassoli e Granaiola e il senatore Marino che in coro dicono che la ripresa è “solo per scopi elettorali”. Insomma, secondo gli esponenti democratici, siamo alle solite: il Pdl rinsaldata per l’occasione l’alleanza con la Lega cerca di sfruttare “temi come quelli legati al testamento biologico, di enorme rilevanza per la vita delle persone solo a fini elettorali”. E Marino va oltre dichiarando che “a fronte di quanto accaduto in commissione Sanità, penso che il Partito Democratico debba valutare se sia possibile continuare un percorso di maggioranza Pdl-Pd in questo Paese, perché è chiaro che la destra intende prendere in giro gli italiani a sei mesi dalla fine della legislatura”.
 
Insomma, le Dat che davano per dimenticate oggi rischiano addirittura di mettere in crisi l’insolita maggioranza che sostiene il governo che su questo tema è sempre stato cauto sapendo bene come la materia sia delicata e con quanta attenzione vada trattata. Specie di questi tempi in cui la data delle elezioni politiche si avvicina e il rischio che possa diventare materia elettorale è tutt’altro che remoto.
 
Almeno stando a quanto dichiara il Pd che su quanto accaduto oggi in Commissione vede un chiaro intento elettorale. Intento che invece il relatore Raffaele Calabrò, Pdl, nega spiegando che la legge è “resa indispensabile anche dal proliferare dei registri sul testamento biologico privi di qualunque valore giuridico, utili soltanto a confondere le idee ai cittadini”.
 
Registri sul testamento biologico nati su iniziativa dei radicali e proprio la senatrice radicale Donatella Poretti, segretaria della commissione Sanità non ha problemi a dichiarare alle agenzie che l’atteggiamento del Pdl e della Lega “è da irresponsabili e cinici” in quanto “è evidente che si tratterà solo di eseguire un compito alla vigilia delle elezioni sulla capacità di rispondere ai richiami del Vaticano e dei suoi organi di stampa. Ancora speriamo che sia solo una mossa propagandistica, approvare la legge sarebbe negare il diritto alla salute, alla libertà di cura e di autodeterminazione, una legge contro i cittadini”.
19 settembre 2012
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