Barbieri (Fish): “Attendiamo risposte e misure concrete dal Governo"
04 LUG - “La Fish non può che accogliere con favore una Sentenza di portata storica: da anni sosteniamo la carenza di politiche inclusive e di servizi efficaci. I dati drammatici sull’occupazione delle persone con disabilità già erano disarmanti e brutali. – così commenta
Pietro Barbieri, presidente della Fish, la Sentenza della Commissione UE – In questo momento si sta discutendo di misure per il rilancio dell’occupazione: l’attenzione alle persone con disabilità deve essere prioritaria e mutare radicalmente le politiche e i servizi per l’inclusione lavorativa. Per uscire dalla marginalità, per essere protagonisti della propria esistenza. Ora attendiamo un segnale dal Governo, qualche interrogazione parlamentare, ma soprattutto misure concrete.”
In Italia solo il 16% (circa 300 mila individui) delle persone con disabilità fra i 15 e i 74 anni lavora, contro il 49,9% del totale della popolazione. Solo l’11% delle persone con limitazioni funzionali che lavorano ha trovato occupazione attraverso un Centro pubblico per l’impiego.
Le persone con limitazioni funzionali che sono inattive rappresentano una quota quasi doppia rispetto a quella osservata nell’intera popolazione (l’81,2% contro il 45,4%). La percentuale di chi non è mai entrato nel mercato del lavoro e non cerca di entrarvi (250 mila persone, per la quasi totalità donne) è molto più elevata tra chi ha limitazioni funzionali gravi (il 18,5% contro l’8,8% di chi ha limitazioni funzionali lievi).
04 luglio 2013
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