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Sanofi. Un concorso letterario dedicato ad Angelo Zanibelli


Alla cerimonia di presentazione erano presenti anche Gianni Letta, Franco Marini, Pierferndinando Casini e Antonio Polito. E' stata l'occasione per ricordare un personaggio che ha dedicato la propria vita all'impresa sanitaria con un occhio di riguardo verso la solidarietà sociale. IL BANDO

01 LUG - Promuovere la cultura e costruire il dialogo: è questo lo spirito che ha animato la presentazione della prima edizione del premio letterario organizzato da Sanofi per ricordare la figura di Angelo Zanibelli, ex direttore Comunicazione e Relazioni istituzionali di Sanofi Italia. Una cerimonia che ha chiamato a raccolta, presso la Sala Zuccari del Senato, personaggi della politica e dell’imprenditoria: Pier Ferdinando Casini, Gianni Letta, Franco Marini, Antonio Polito e Arturo Zanni. 

La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a tutti gli autiri viventi, italiani o stranieri, di libri saggi, manuali di argomento sanitario, pubblicati in prima edizione e in lingua italiana nel corso del 2012. Zanibelli aveva sostenuto con passione l’iniziativa “Leggi in Salute”, che nel tempo si è affermata come un think thank attivo nell’organizzazione di dibattiti e di momenti di riflessione, traendo spunti da pubblicazioni relativi ad argomenti di carattere scientifico, sanitario e sociale. Ed è proprio sulla scia di questo percorso che è nato il Premio Leggi In Salute “Angelo Zanibelli”, che verrà assegnato da una giuria composta da rappresentanti delle istituzioni, da rappresentanti di associazioni e da esperti in materia sanitaria. Nel corso della premiazione saranno consegnati anche due riconoscimenti speciali. Il primo è il “Personaggio dell’anno in ambito sanitario”, riservato a chi tramite la sua attività avrà contribuito a una miglior comprensione di temi clinici e sanitari. L’altro è “Migliore informazione in salute e sanità”, che andrà all’autore di un articolo oppure di un servizio radiofonico o televisivo particolarmente interessante.

“Conciliare le ragioni sociali e quelle d’impresa è un obiettivo fondamentale, a maggior ragione nell’attuale contesto economico – ha sottolineato Antonio Polito – L’esempio di Zanibelli è illuminante proprio in questo senso e deve rappresentare una bussola che orienti il cammino delle nuove generazioni”.

La carriera di Angelo Zanibelli è stata interamente dedicata all’industria farmaceutica, sino alla sua prematura scomparsa, avvenuta nel luglio 2012. Per oltre 20 anni ha ricoperto incarichi dirigenziali all’interno di Sanofi Italia, dopo essere stato direttore di Giuliano Spa e di Granelli. E’ stato anche direttore della Division Pharmacy Healthcare, presidente di Anifa e membro della giunta di Federchimica e della Commissione Sanità di Confindustria.

Un percorso umano e professionale che è stato ribadito dalle parole di Arturo Zanni, amministratore delegato di Sanofi Italia. “Siamo particolarmente orgogliosi di portare avanti questa iniziativa che rappresenta un ulteriore tassello dell’impegno di Sanofi quale azienda responsabile, inserita nella comunità in cui opera. Zanibelli ci ha mostrato che il benessere collettivo è il risultato di molteplici attori sociali, capaci di fare rete per contribuire alla costruzione di un circolo virtuoso per l’intero Sistema Paese, con il comune intento di mettere la persona e i suoi bisogni al centro”.

“Una voce fuori dal coro”, è stata invece l’espressione utilizzata da Casini per ricordare Zanibelli. “La sua vicenda dimostra limpidamente come la sanità non sia un settore composto soltanto da operatori senza scrupoli e assetati di profitto – ha aggiunto – La sua attività è sempre stata declinata all’insegna di un profondissimo senso di umanità”. L’ex presidente della Camera ha poi espresso anche alcune valutazioni relative alla più stretta attualità. “Condivido quanto detto dal ministro Lorenzin – ha affermato – La spesa sanitaria non è ancora sotto controllo ed è giusto che si eserciti non un taglio indiscriminato, ma una spending review selettiva, per evitare distorsioni e sprechi che esistono nel sistema”.

Per Franco Marini la vicenda umana e professionale di Zanibelli “è stata intrisa di cultura umanistica e di un fortissimo senso sociale. Il suo esempio indica come la sanità possa costituire un fattore decisivo per riequilibrare il sistema economico italiano. Si tratta di un intreccio virtuoso tra impegno, competenze e passione che tira in ballo anche la questione dell’evoluzione tecnologica come vettore per incrementare la possibilità di cure”.

Il ricordo di Zanibelli non può però prescindere dalla sfera personale. “Lavorava duramente tutta la settimana, ma trovava comunque il tempo per dedicarsi alla proprio famiglia – ha ricordato Gianni Letta – La sua attività, che fosse nella sfera pubblica o in quella privata, era sempre incentrata sulla ricerca del bene comune. Il comun denominatore della sua vita è stata una profondissima sensibilità sociale che dovrebbe guidare tutti coloro che operano all’interno della sanità: il suo è il miglior esempio della cultura sanitaria moderna più virtuosa”.

01 luglio 2013
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