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Schillaci: “Non è vero che Ssn sta morendo, mi batterò fino all'ultimo”


31 MAR -

"Anche se molti dicono che il Servizio sanitario nazionale è destinato a morire, io non ci credo. E mi batterò fino all'ultimo, perché il nostro è uno dei migliori sistemi sanitari al mondo". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo in video-collegamento al Congresso nazionale Emergenza Urgenza 2023. "Abbiamo un gioiello - sottolinea il ministro - che è il capitale umano del Ssn e che, in pandemia come oggi, ha sempre dimostrato grande professionalità".

"Abbiamo chiesto e ottenuto un nuovo e più favorevole regime ai fini pensionistici, che tiene conto del lavoro svolto, come usurante, dei servizi di emergenza e urgenza in termini di coefficiente in valutazione della pensione e in funzione del periodo svolto in questi servizi", ha poi spiegato il Ministro della Salute.
"Fino a oggi lavorare – ha precisato - nell'emergenza-urgenza ha significato turni molto pesanti e spesso una scarsa gratificazione economica e professionale. Stiamo ponendo in essere tutte le condizioni per rendere più attrattivo il lavoro in pronto soccorso e fare in modo che si scelga di entrare e di restare nel servizio sanitario".

"Proprio pochi giorni fa, il Consiglio dei ministri - ha ricordato il ministro - ha approvato alcune misure che ho proposto per dare le prime risposte concrete, soprattutto a chi come voi lavora in prima linea. Il futuro del sistema di emergenza-urgenza in Italia è una delle mie priorità e anche l'impegno recente del Governo conferma questa chiara volontà. Sono ben consapevole delle tante criticità e delle difficoltà quotidiane che gravano su tutto il personale sanitario e sociosanitario impegnato nell'emergenza-urgenza, medici, infermieri, operatori, soccorritori, volontari. Per questo abbiamo voluto dare un segnale di attenzione".

Le norme contenute nel decreto legge approvato in Cdm, ha rivendicato Schillaci, "vanno nella direzione di incentivare e gratificare il lavoro in pronto soccorso, di rispondere alla nota carenza di organico, di scoraggiare il ricorso intollerabile ai cosiddetti gettonisti, nonché di consentire al personale infermieristico di svolgere a regime una attività libero professionale. Questo Governo ha dato quindi un importante segnale di attenzione alla salute – ha chiosato - a chi lavora nella sanità pubblica, in particolare a chi è impegnato come voi nei servizi di emergenza urgenza. Continuerò e continueremo a stare al vostro fianco".


“Il decreto legge che introduce un giro di vite sul ricorso ai medici gettonisti "prevede proprio di poterlo fare solamente una volta all'anno e solamente nell'emergenza urgenza. E' un provvedimento ponte per non lasciare i cittadini privi da un giorno all'altro di un'assistenza sanitaria, ma a regime poi ovviamente l'obiettivo è quello di toglierlo completamente". Ha detto poi in seguito il ministro della Salute, ospite a Sky Tg24 Live In Napoli. "Io spero di vedere i risultati intanto di questo intervento già fra alcuni mesi - ha chiarito il ministro - E' chiaro che monitoreremo con attenzione, e poi andremo a sostanziare l'attività del sistema sanitario nazionale con altre misure per far sì che poi il fenomeno dei gettonisti, che è un fenomeno dal mio punto di vista patologico, vada a finire".

"E' impensabile - ha ribadito Schillaci - che dentro il sistema sanitario nazionale operino delle persone che magari vanno in un reparto di emergenza una volta alla settimana, che non sono all'interno di un gruppo di lavoro che opera dentro un'équipe in postazioni così delicate . Non so perché siamo arrivati a questo. E' un fenomeno da combattere e da cercare di eradicare nel minor tempo possibile, senza togliere nulla all'assistenza ai cittadini".



31 marzo 2023
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