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D’Ambrosio Lettieri (Fi): “Bene stop a proroga chiusura. Ma la sfida è ancora tutta da vincere”


01 APR - “Prendiamo atto con favore che il governo ha inteso non prorogare ulteriormente la data di chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. Ma quello che poteva e doveva essere un new deal, rischierebbe di essere solo un titolo senza contenuti se non si dovesse affrontare la realtà con onestà intellettuale e non si dovesse dire chiaramente che le difficoltà non sono affatto superate, non solo perché le Rems (residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza) non sono disponibili nella maggior parte delle regioni, praticamente inadempienti, ma anche perché c’è una sfida superiore da vincere. Mi riferisco alla costruzione di un nuovo sistema che implichi una rivoluzione culturale ed etica nell’approccio alla psichiatria giudiziaria per offrire servizi adeguati che non siano Opg in scala minore. L’ennesima proroga sarebbe stata oltremodo indecorosa, come lo era anche lo scorso anno, quando il gruppo dei senatori di FI ha deciso di astenersi sul provvedimento del Governo relativo al terzo rinvio". Lo ha dichiarato Luigi d’Ambrosio Lettieri, capogruppo Fi in Commissione Sanità del Senato.
"Allo stop alla proroga si è giunti, come anche lo stesso presidente Grasso ha affermato oggi, grazie alla mobilitazione di tanti che si sono impegnati, dentro e fuori il Parlamento, perché fosse cancellata una vergogna nazionale. Il processo di progressivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari è stato stabilito con la legge 17 febbraio 2012, n. 9 ed è una convinzione che Forza Italia ha maturato e sostenuto sin dal 2009. A quella legge siamo arrivati dopo un laborioso lavoro svolto dalla Commissione d'inchiesta sul sistema sanitario nazionale che visitò le sedi dei manicomi criminali. Le fotografie che furono scattate in quelle sedi rappresentano alcune delle ferite più profonde della storia della nostra democrazia e della nostra stessa civiltà - ha proseguito il senatore di Fi -.Nel motivare l’assoluta irresponsabilità di una ulteriore proroga, avevo fortemente auspicato che fosse tempestivamente effettuato, da parte del Ministero, un particolare monitoraggio sulle attività delle Regioni in merito alle strutture specializzate alternative ai manicomi che devono accogliere i pazienti, ai programmi per la cura ed al loro possibile reinserimento sociale. Nel frattempo si sono registrati il pronunciamento della Corte costituzionale e i richiami del Presidente della Repubblica Napolitano - anche sulla base del lavoro svolto dalla Commissione - contenuti nel messaggio di augurio di fine anno 2012, nel quale aveva definito i manicomi criminali un autentico orrore, indegno di un Paese appena civile".

"La malattia mentale può rappresentare, in determinati casi, un elemento di elevata pericolosità per la sicurezza delle altre persone e della comunità, ma non solo non può giustificare in alcun modo pratiche disumane. Diventa, anzi, un motivo in più per offrire soluzioni adeguate nel pieno rispetto della persona. Lo stop al balletto indecente delle proroghe è, dunque, un fatto per cui ci siamo battuti. Ma non è il punto dirimente, neanche un traguardo. C’è ancora molta strada da fare - ha concluso d'Ambrosio Lettieri -. La sfida vera deve ancora cominciare ed è tutta ancora da vincere”.

01 aprile 2015
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