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Cozza e Preiti (Cgil): Cambiare il sistema sanzionatorio è un atto dovuto


31 GEN - “Se il sistema non è a regime, non si può pretendere che i medici, per evitare il licenziamento, trascurino l’assistenza dei propri pazienti per insistere su una improbabile certificazione on line. Pare che di questo abbia preso atto in extremis il Ministro Brunetta, che parla di una apposita circolare interpretativa sulle sanzioni per evitare ingiustificati atteggiamenti punitivi”. Così Massimo Cozza e Nicola Preiti, rispettivamente segretario nazionale Fp Cgil Medici e coordinatore nazionale Fp Cgil Medici Medicina Generale, commentano il comunicato stampa sui certificati online diffuso oggi dal ministero per la Pubblica Amministrazione. Tuttavia, osservano i sindacalisti, “da domani partono le sanzioni (solo per i medici convenzionati) e ancora si deve predisporre la circolare interpretativa. Confusione su confusione!”.

Secondo Cozza e Preiti “cambiare l’inapplicabile e spropositato sistema sanzionatorio voluto dal Ministro Brunetta è un atto dovuto per mettere i medici in condizioni di lavorare al raggiungimento dell’obiettivo in condizioni di tranquillità e senza disagi per i cittadini”. Per questo i sindacalisti della Cgil auspicano che la disponibilità espressa da Brunetta per un incontro con le rappresentanze sindacali, “che ha sempre rifiutato”, sia il segnale “di un effettivo cambio di politica e di metodo del ministro”.

Allo stato dell’arte, osservano però Cozza e Preiti nella nota congiunta, “il ministro Brunetta anche oggi continua con la sua propaganda, mentre il sistema di trasmissione telematica dei certificati di malattia è ben lontano dalla sua realizzazione. E’ da mesi che glielo diciamo. Minacce e insulti evidentemente non funzionano. Siamo a gennaio 2011 e dopo oltre un anno di annunci mediatici il sistema è ancora inadeguato. I dati forniti dallo stesso Ministro sono incontrovertibili: l’obiettivo di 50 milioni di certificati on line l’anno è ancora oggi ben lontano. Secondo il Ministero risultano inviati on line 4 Mln di certificati in 10 mesi, meno del 10% su base annua. E’ questo il successo? Stando al suo metodo – aggiungono i sindacalisti -, le sanzioni dovrebbero essere applicate a lui, che non ha raggiunto l’obiettivo, non ai medici! I vantaggi per i medici e i cittadini, e i risparmi pubblicizzati dal Ministro, sono ancora virtuali. Per ora sono sicuri solo le disfunzioni del sistema, i disagi procurati ai medici e la confusione tra i cittadini”.
 

31 gennaio 2011
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