Dopo l'adozione del testo base, l'esame del disegno di legge di delega al Governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria, è entrato nel vivo in Commissione Cultura al Senato. Nella giornata di lunedì sono stati depositati 65 emendamenti e nessun ordine del giorno. Pochi quelli di maggioranza.
Tra questi, la Lega propone una stretta all'accesso libero al primo semestre. Tra le proposte di modifica troviamo infatti la richiesta di individuare "criteri di sostenibilità" per l'iscrizione al primo semestre dei corsi di laurea, "commisurati alla disponibilità dei posti dichiarata dalle università". Un modo per rendere sostenibile quello che altrimenti potrebbe diventare un accesso totalmente libero al primo semestre, con conseguenti difficoltà organizzative da parte delle università nelle modalità di erogazione delle lezioni per potenziali 60-70 mila studenti.
Sempre la Lega chiede poi che l'ammissione al secondo semestre sia subordinata al conseguimento di tutti i crediti formativi universitari (Cfu) stabiliti per gli esami di profitto del primo semestre, che potranno essere svolti "almeno due volte". Per coloro che non riusciranno a passare al secondo semestre di medicina, l'accesso ad un diverso corso di studi indicato come seconda scelta dovrebbe avvenire in maniera automatica, "anche in sovrannumero".
Per FdI le discipline qualificanti comuni che devono essere oggetto di insegnamento nel primo semestre dovranno prevedere principi di anatomia e, l'accesso al secondo semestre, dovrebbe avvenire in base al numero dei crediti formativi universitari conseguiti, nonché alla collocazione in posizione utile nella graduatoria di merito nazionale, "in base alla somma dei punteggi conseguiti per i singoli esami di profitto".
Infine, FI propone di individuare i posti disponibili per medicina anche "tenendo conto del numero delle carenze organiche registrate dal Ssn sull'intero territorio nazionale nell'anno precedente".
Giovanni Rodriquez