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Contratto Comparto sanità. Naddeo (Aran): “Entro fine settembre la firma definitiva” 


Attualmente l’ipotesi è al controllo del Mef e una volta avuto il parere positivo l’ipotesi di accordo, sottoscritta da tutti i sindacati del Comparto Sanità lo scrso giugno, dovrà passare in Cdm e poi alla Corte del conti. “Salvo imprevisti”, annuncia il presidente dell’Aran, la firma definitiva potrebbe quindi arrivare entro la fine del mese

01 SET -

La firma definitiva dell’ipotesi di accordo del Ccnl 2019-2021 sottoscritta da tutti i sindacati del Comparto Sanità lo scorso 15 giugno, potrebbe arrivare entro la fine del mese di settembre.

Ad annunciarlo Antonio Naddeo, presidente dell’Aran che, nel suo blog personale, ha aggiornato le informazioni sull’ipotesi di accordo che interessa circa 700mila unità di personale del comparto sanità.

“Attualmente l’ipotesi è al controllo del Ministero dell’economia e delle finanze e del Dipartimento della funzione pubblica – spiega Naddeo – il MEF ha richiesto prima della pausa estiva alcuni chiarimenti tecnici in ordine agli oneri del contratto. L’Aran ha già risposto. Una volta avuto il parere positivo l’ipotesi di accordo dovrà passare in Cdm e poi alla Corte del conti.  Penso che la firma definitiva, salvo imprevisti, potrà avvenire entro fine settembre”.

Gli arretrati calcolati fino al mese di ottobre 2022, ricorda poi Naddeo, ammontano: da 2.268,41 euro a 3.135,49 euro a per tutto il personale secondo della posizione economica di appartenenza; per il personale infermieristico (l’indennità infermieristica) da 3.775,45 euro a 4.736,87 euro; per il personale sanitario non infermieristico (indennità tutela malato) da 3.175,75 euro a 4.039,69 euro.


Ma l’ipotesi di accordo contiene anche numerose e rilevanti innovazioni su aspetti importanti che interessano il personale del settore. L’accordo, scrive Naddeo, ha come per il contratto delle funzioni centrali “operato una revisione del sistema di classificazione del personale prevedendo cinque aree di inquadramento ed accogliendo la recente innovazione legislativa di un’area di elevata qualificazione”. Nell’ambito del sistema di classificazione, inoltre sé stata prevista “una rivisitazione del sistema degli incarichi, aumentandone la rilevanza e basandolo sui principi di maggiore responsabilità e di impegno realmente profuso”.

La valorizzazione del merito e della prestazione professionale, spiega ancora il presidente Aran, sono finalizzati a promuovere lo sviluppo professionale, mediante il riconoscimento dell’autonomia operativa volta ad una efficace organizzazione aziendale e al raggiungimento degli obiettivi di salute previsti dalla programmazione sanitaria e sociosanitaria nazionale e regionale.

Novità importante è poi il nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali basato su “differenziali economici di professionalità” da intendersi come incrementi stabili del trattamento economico. I differenziali sono finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti, nello svolgimento delle attribuzioni proprie dell’area di classificazione.

Anche il sistema delle relazioni sindacali ha visto una significativa revisione nella prospettiva di un ampliamento del rilievo dei moduli partecipativi dell’informazione e del confronto e con una valorizzazione dell’Organismo paritetico per l’innovazione.

Modifiche sostanziali anche per le norme sul rapporto di lavoro, dove abbiamo cercato di trovare un equilibrato rapporto tra l’estensione dei diritti dei lavoratori e la salvaguardia delle esigenze organizzative e funzionali delle Aziende ed Enti. Rilievo assume anche la nuova disciplina del lavoro a distanza nelle due tipologie di lavoro agile, previsto dalla legge 81/2017 e lavoro da remoto, che sostituiscono la precedente tipologia del telelavoro.

Sul piano del trattamento economico, l’accordo riconosce – a decorrere dall’1/1/2021 – un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi ed una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità. Per l’applicazione del nuovo sistema di classificazione professionale è stato inoltre previsto un ulteriore impegno finanziario delle aziende e degli enti del comparto di 13 euro mese per 13 mensilità.

L’Ipotesi di contratto, ricorda infine Naddeo nel suo blog personale, per valorizzare il ruolo di alcuni specifici profili del ruolo sanitario e socio-sanitario istituisce l’indennità di specificità infermieristica per i profili di infermiere, quella di tutela del malato e promozione della salute per altri profili del ruolo sanitario e socio-sanitario ed una specifica indennità destinata al personale operante nei servizi di pronto soccorso. “Considerando anche le nuove indennità - sottolinea Naddeo - l’accordo raggiunto consentirà di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mese, corrispondenti ad una percentuale di rivalutazione del 7,22%“.

 



01 settembre 2022
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