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Scuola di specializzazione in medicina generale. Assimefac: “Predisposto un Ddl, ora chiediamo incontro con Schillaci”


“L’insegnamento ora è in capo agli Omceo che organizzano corsi scegliendo docenti e argomenti con criteri difformi su tutto l’ambito nazionale. Una formazione così gestita non può far fronte alle nuove sfide della medicina di famiglia. i tempi sono maturi” hanno detto Iannantuoni e D’Errico dell’Associazione Società Scientifica Interdisciplinare e di Medicina di Famiglia e Comunità

23 GIU -

“Abbiamo predisposto, insieme ad esperti, tenendo conto del dibattito nelle società scientifiche, nei sindacati dei medici, a conclusione di un iter culminato in una tavola rotonda tenutasi a gennaio scorso al Senato della Repubblica, un disegno di legge che trasformi il corso di medicina generale in scuola di specializzazione universitaria come elemento imprescindibile per riqualificare la medicina del territorio, come d’altronde avviene da sempre in moltissimi stati europei ed extra europei. Per queste ragioni abbiamo chiesto un incontro, per illustrarne i contenuti, al Ministro della Salute, Orazio Schillaci”.

Così Leonida Iannantuoni, Presidente di Assimefac (Associazione Società Scientifica Interdisciplinare e di Medicina di Famiglia e Comunità).

“La normativa vigente affida l’insegnamento della medicina di famiglia agli Ordini Provinciali dei Medici che, organizzano i corsi scegliendo docenti e argomenti da trattare con criteri difformi su tutto l’ambito nazionale – prosegue Iannantuoni – Appare dunque evidente che una formazione così gestita non può in alcun modo far fronte alle nuove sfide che la medicina di famiglia sta già affrontando. Si fa sempre più strada, tra l’altro, la figura del medico di medicina generale con ‘speciale interesse’ (il cosiddetto Mmd esperto) che, oltre a continuare a svolgere le funzioni tradizionali del proprio ruolo, sviluppa un particolare interesse e competenze in uno specifico ambito clinico. Si sta delineando una nuova realtà in cui si fa sempre più urgente la necessità di un adeguamento culturale e professionale della medicina di famiglia”.

“La costituzione di un settore scientifico disciplinare – ha aggiunto Giovanni B. D’Errico, Presidente Comitato Tecnico Scientifico Assimefac – consentirebbe a giovani medici di intraprendere ruoli universitari portando a sviluppare la ricerca sul territorio, elemento indispensabile per una qualità delle prestazioni. I tempi sono maturi per questo passo, bisogna rendersi conto che non si può più aspettare, per il bene dei pazienti e dei giovani medici che vogliono intraprendere questa professione. Dare una svolta epocale rappresenta l’unico modo per evitare l’impoverimento della disciplina, già oggi poco accattivante e relegata quale ultima scelta professionale”.



23 giugno 2023
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