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Siaarti. Elena Bignami eletta presidente designata


La nomina in chiusura del congresso nazionale a Roma. Bignami, dal 2022 responsabile del comitato di formazione della stessa Siaarti, entrerà in carica, per 3 anni, nel 2025. Il suo mandato lo immagina “inclusivo, che significa anche aprirsi a una collaborazione con le altre specializzazioni (mediche e non solo)”. Attenzione anche alle realtà ospedaliere più piccole, dove “emergono i problemi più grandi che incontriamo con i pazienti”.

30 OTT - Si è chiuso sabato 28 ottobre, a Roma, ICARE2023, il 77° Congresso nazionale della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti), con la nomina del presidente designato per il triennio 2025-2027: Elena Bignami (Parma), eletta con oltre l’82% delle preferenze, in una votazione che ha coinvolto con sistema online tutti i soci. Prenderà il posto di Antonino Giarratano, in carica anche per tutto il 2024.

Elena Bignami, dal 2022 Responsabile del Comitato di Formazione della stessa Siaarti, è Professore Ordinario di Anestesiologia e Terapia Intensiva e del Dolore presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell'Università di Parma. “Sono molto felice di questa nuova avventura che mi attende nei prossimi anni”, le sue prime parole dopo la nomina. “Un futuro che mi immagino come inclusivo, con l’obiettivo di lavorare insieme a tutti i soci e a tutte le socie Siaarti, e anche a coloro che ancora non lo sono e che spero lo diventeranno. Ma inclusività significa per me anche aprirsi all’esterno del mondo degli anestesisti-rianimatori: per una collaborazione con le altre specializzazioni (mediche e non solo), con le società di anestesiologia europee per una maggiore presenza di Siaarti a livello internazionale e soprattutto, come il presidente Giarratano e il Direttivo che saranno in carica ancora per il 2024 stanno già facendo, con le istituzioni. Lo dimostrano la presenza di Siaarti – che spero di confermare e, perché no, ampliare - nei tavoli tecnici di Ministero della Salute e Istituto superiore”.

Ma quella a cui fa riferimento Bignami è anche un’inclusività rivolta verso realtà ospedaliere più piccole: “È in queste situazioni che emergono i problemi più grandi che incontriamo coi pazienti, i problemi quotidiani con i cittadini che, un giorno – anche se speriamo mai – potranno diventare i nostri pazienti. Per questo è per noi fondamentale farci conoscere e far conoscere il nostro lavoro di anestesisti-rianimatori e la nostra professionalità – in anestesia, in terapia intensiva, in terapia del dolore, in emergenza, al momento del parto, nella medicina iperbarica – anche alla cittadinanza. Come dice un motto del compianto prof. Paolo Pelosi, noi anestesisti-rianimatori ci siamo sempre”.

Fondamentale anche l’ambito della formazione: “Il nostro impegno per la formazione e per l’aggiornamento dei nostri colleghi a continuerà e si rafforzerà, anche attraverso la programmazione di nuovi eventi in modalità e-learning e con la formazione continua che porti alla certificazione delle competenze”, ha concluso Bignami.

Il 77° Congresso della Siaarti, ICARE2023, che si è chiuso sabato, ha richiamato al Centro Congressi La Nuvola di Roma oltre 3400 anestesisti-rianimatori da tutta Italia e ha visto la partecipazione, tra gli altri, del ministro della Salute, Orazio Schillaci, dalle presidenze delle Commissioni Affari sociali di Camera e Senato, dalla Direzione generale dell’Iss, dall’Agenas, dal Centro Nazionale Trapianti, per della Federazione delle Società Medico-Scientifiche (Fism). “Un momento unico in cui il metodo scientifico ha incontrato la buona pratica clinica a difesa della salute pubblica in area strategiche del nostro sistema sanitario nazionali, quali sono la medicina perioperatoria, la rianimazione e la terapia intensiva, la terapia del dolore, l’emergenza intra e preospedaliera”, commenta Giarratano.

Nel corso delle giornate di lavoro anche l’organizzazione di una “escape room”. Sotto la guida di Stefania Brusa, responsabile didattico-scientifica del centro di simulazione Siaarti, di Maurizio Raineri, suo responsabile tecnico, e di Lucia Mirabella, è stata ricreata una shock room di un pronto soccorso di un DEA, cioè di un Dipartimento di emergenza e accettazione, di secondo livello. All’interno un caso clinico di politrauma. “Questa esperienza di “gaming educazionale” in simulazione medica avanzata ha avuto un successo straordinario, e non inaspettato”, riferisce Giarratano. “Nelle cinque sessioni organizzate hanno partecipato 99 anestesisti-rianimatori distribuiti in 22 squadre: di essi, il 60% erano donne e l’82% medici in formazione. Sia il punteggio ottenuto dalle diverse squadre sia l’indice di gradimento dell’esperienza sono stati altissimi. È questa la strada giusta da seguire, per rendere i nostri percorsi formativi efficaci, attrattivi e sempre più mirati a una gestione professionalmente aderente alle buone pratiche cliniche dei nostri pazienti che, spesso in imminente pericolo di vita, meritano una risposta, nel nostro sistema sanitario pubblico, qualificata e certa”, conclude Giarratano.

30 ottobre 2023
© Riproduzione riservata

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