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Manovra. Aaroi-Emac: “Misura colma, pronti allo sciopero”


Il sindacato degli anestesisti rianimatori: “Se non sarà ritirata questa riforma iniqua, che punisce coloro i quali pagano le tasse e i contributi pensionistici che occorrono per mantenere lo stato sociale, di cui beneficiano anche gli evasori contro i quali il Governo non fa nulla, ma più in generale se perdurerà l’inerzia governativa per la salvaguardia del SSN Pubblico, siamo pronti da subito a chiamare i medici che rappresentiamo a pesantissime azioni di sciopero”.

30 OTT -

“La misura è colma” afferma Alessandro Vergallo, Presidente Nazionale AAROI-EMAC. “Questa Manovra, con le sue finora confermate previsioni riguardanti le pensioni, è incredibilmente punitiva a danno dei lavoratori del pubblico impiego, tra i quali è bene ricordare i Medici Anestesisti Rianimatori e i Medici di Pronto Soccorso che la nostra Organizzazione Sindacale rappresenta, indispensabili a mantenere in piedi ciò che resta del SSN Ospedaliero Pubblico.

Non bastava al Governo, evidentemente, a fronte della necessità di misure concrete mai attuate, aver finora fatto solo promesse a vuoto per rilanciare l’attrattività del lavoro pubblico nel SSN Pubblico, ormai diventato invece una crescente mangiatoia ad uso e consumo del lucro privato.” continua Vergallo.

“Con questi provvedimenti a danno delle nostre future pensioni si fa in modo che chi è nelle condizioni di poterlo fare si affretti ad andare in pensione, per evitare di ricadere sotto la scure della Legge di Bilancio 2024.

Stimiamo che il danno diretto per il Sistema Ospedaliero Pubblico sarà la perdita istantanea di oltre un migliaio di Anestesisti Rianimatori e di Medici di Pronto Soccorso assunti con CCNL (circa il 7% complessivo dei Professionisti di questi due settori che oggi lavorano come pubblici dipendenti!), e la perdita successiva di un altro 2% all’anno da qui a venire per altri 15 anni (quelli che più o meno restano all’esaurimento dei medici pensionandi con il “sistema misto”). Ma, per effetto valanga, ad abbandonare il lavoro pubblico saranno molti di più, e di questo passo in meno di dieci anni oltre il 60% del personale necessario a far funzionare Sale Operatorie, Rianimazioni, Pronto Soccorso, finirà con l’essere appaltato al lucro Privato, con costi almeno raddoppiati (solo per il personale) a carico dei 21 Servizi Sanitari Regionali del nostro Paese, e quindi, in ultima analisi, per i loro contribuenti.

Se non sarà ritirata questa riforma iniqua, che punisce coloro i quali pagano le tasse e i contributi pensionistici che occorrono per mantenere lo stato sociale, di cui beneficiano anche gli evasori contro i quali il Governo non fa nulla, ma più in generale se perdurerà l’inerzia governativa per la salvaguardia del SSN Pubblico, siamo pronti da subito a chiamare i medici che rappresentiamo a pesantissime azioni di sciopero”, conclude il Presidente AAROI-EMAC.



30 ottobre 2023
© Riproduzione riservata

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