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Professioni sanitarie. Nursing Up: “Alta tensione nelle aziende sanitarie. Pronte iniziative di protesta e di denuncia”


L’obiettivo è sensibilizzare, da Nord a Sud, l’intervento delle Regioni verso le proprie aziende sanitarie. Il malcontento, denuncia il sindacato degli infermieri, aumenta di giorno in giorno. Le assemblee dei professionisti dell’assistenza segnalano, negli ospedali, condizioni di lavoro disastrose, stress lavorativo alle stelle, disorganizzazione.

03 NOV -

“Valorizzare i professionisti dell’assistenza è una priorità che viaggia sempre più di pari passo con l’indispensabile necessità di ricostruire il nostro Ssn. Siamo di fronte a un imperativo categorico che non può attendere, di fronte al quale la politica ha il dovere di prendere finalmente coscienza che senza gli infermieri e le ostetriche non esiste un futuro degno di tal nome per la tutela della salute della collettività, caposaldo di un Paese Civile”.

Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, che ricorda le difficolta dei professionisti, ”all’acme dei disagi, alle prese con turni massacranti e scelte paradossali che facciamo ancora molta fatica a comprendere”.

Rispetto alla bozza della Legge di Bilancio, spiega quindi De Palma, abbiamo analizzato ed estrapolato contenuti che trovano la nostra ferma indisponibilità e li segnaliamo con costanti, ripetute e quotidiane pressioni per la loro immediata revisione.

Sono queste le nostre determinate istanze presentate al Governo.

  1. Immediata estrapolazione degli infermieri e del personale sanitario ex legge n. 43/2006, dai destinatari del vergognoso articolo 34 della bozza della Legge di Bilancio 2024, che prevede un taglio delle pensioni per coloro che hanno iniziato a lavorare prima del 1996.
  2. Urgenti modifiche all’articolo 10), comma 5), della bozza di legge di Bilancio anno 2024, con inserimento della specificità professionale infermieristica tra quelle in aria di valorizzazione, ed estendendo tale previsione anche alle altre professioni ex legge n. 43/2006.

Quanto sopra, anche ai fini

a): dell’aumento del valore orario della paga base degli infermieri e professionisti sanitari ex legge 43/2006 e sua detassazione

b): dell’incremento dell’indennità di specificità infermieristica di cui all’art 104 del CCNL 2029/21, prevedendone l’estensione anche alle ostetriche

  1. c) dell’automatica collocazione degli infermieri, ostetriche e professioni sanitarie ex legge n 43/2006 nell’area elevata qualificazione del CCNL sanità d) nell’individuazione di percorsi differenziati di attribuzione degli incarichi professionali agli infermieri e personale sanitario ex legge n 43/2006.
  2. Urgenti modifiche all’articolo 42), commi 2) e 3), della bozza di legge di Bilancio anno 2024, laddove viene prevista la “mera possibilità” di aumentare fino a 60 euro l’importo orario delle prestazioni aggiuntive in favore del personale sanitario interessato, provvedimento peraltro sperequativo rispetto alla dirigenza medica, nei confronti della quale viene specificatamente indicato il valore orario delle relative prestazioni aggiuntive. Chiediamo anche la revisione del comma 3 implementando le risorse destinate al personale sanitario non medico.

Trasferendoci invece sul territorio, continua De Palma, è giunto il momento di affrontare “di petto” le problematiche quotidiane, quelle che i nostri professionisti sperimentano ogni giorni immersi nel mare della costante disorganizzazione degli enti sanitari.

”Per questo la nostra Consulta Nazionale, continua De Palma, ha ripreso a riunirsi sempre più spesso, sensibilizzata dalle numerose assemblee locali in tutta Italia, ed è sotto gli occhi di tutti che il confronto con i nostri rappresentanti territoriali assume motivazioni sempre più urgenti al fine di valutare con attenzione le azioni da intraprender”e.



03 novembre 2023
© Riproduzione riservata

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