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Specializzazioni. Concluso il concorso 2015. Coordinamento Mondo Medico: “Nonostante sforzi ancora troppe criticità”. Ma per il Sigm: “Non è pervenuta nessuna lamentela significativa”


Conclusa ieri la quattro giorni del secondo concorso nazionale per l’accesso alle Scuole di specializzazione. Critiche dal CMM: “Controlli serrati sono l’ultimo giorno, troppe domande precliniche e preoccupazione per i titoli dichiarati dai candidati che non potranno essere adeguatamente verificati prima della pubblicazione delle graduatorie”. Ma per il Sigm si sono registrate solo “pochissime criticità di carattere tecnico-informatico”.

01 AGO - Si sono concluse le prove del secondo concorso nazionale per l’accesso alle Scuole di specializzazione in Medicina. Alle prove si sono iscritti 13.188 candidati, in 12.726 si sono presentati effettivamente alla prima prova comune a tutti i partecipanti che si è svolta il 28 luglio con una votazione media conseguita di 40,2 (a fronte di 70 punti massimi). Alla seconda prova (Area Medica) erano 11.227 i candidati previsti, 10.624 i partecipanti reali, 21,3 il punteggio medio (quello massimo era di 30). Alla terza prova (Area Chirurgica) erano 5.443 i candidati previsti, 5.128 i partecipanti reali, 18,2 il punteggio medio (quello massimo possibile era di 30). Per l’Area dei Servizi i candidati erano 8.935, 8.212 i partecipanti reali, 19,7 il punteggio medio (quello massimo possibile era di 30). Le graduatorie saranno pubblicate giovedì 6 agosto 2015.

Ma per il Coordinamento Mondo Medico “nonostante gli sforzi profusi, ancora una volta il concorso nazionale si è caratterizzato per numerose criticità: i nostri sospetti, preventivamente denunciati al Ministero, hanno trovato reale concretizzazione durante questi quattro giorni di prove”.

“Le procedure di sicurezza – si legge in una nota - e i controlli sono stati diffusamente carenti, tranne qualche eccezione, e, solo nell’ultima giornata, si è avuto un controllo più serrato: la disomogeneità delle sedi – sia per la diversa autorevolezza delle commissioni e per le precauzioni volte a ridurre al minimo la possibile collaborazione tra candidati - è stata nuovamente confermata come dimostrato dalla necessità di intervento delle forze dell’ordine che, in più di un’occasione, hanno dovuto ripristinare la legalità delle prove. Questa è la conferma che non vi sarà mai un concorso realmente meritocratico finché non sarà prevista l’unicità della sede di svolgimento delle prove”.

“Dobbiamo rilevare - continua - che, nonostante il bando non prevedesse quesiti riconducibili all’area pre-clinica, questi sono stati ampiamente somministrati nel corso della prova generale comune a tutte le specializzazioni: è un dato preoccupante poiché stiamo ricevendo numerose sollecitazioni da parte di colleghi che intendono fermamente richiederne l’annullamento senza escludere il ricorso alla vie legali. Non vorremmo dover rivivere l’epilogo, peraltro inconcluso, del precedente concorso e per tali ragioni provvederemo a darne immediata segnalazione”.

“Ribadendo il nostro fermo convincimento al diritto alla formazione per tutti – si specifica - invitiamo i colleghi a fornirci, nel più breve tempo possibile, segnalazioni relative a quesiti non coincidenti con le indicazioni del bando, o con risposte errate, al fine di darne rapida comunicazione al Ministero”.

“Siamo – conclude il comunicato - fortemente preoccupati per i titoli dichiarati dai candidati che non potranno essere adeguatamente verificati prima della pubblicazione delle graduatorie a causa dell’incompletezza dei certificati redatti da alcuni Atenei. Questa criticità è ancora irrisolta e, a nostro avviso, rappresenterà l’elemento di maggior pericolo di questa edizione concorsuale poiché in grado di falsare l’intera graduatoria nazionale. Per tali ragioni chiediamo nuovamente al Miur di prendere visione delle nostre note informative rendendoci da subito disponibili ad un incontro al Ministero per rappresentare minuziosamente le prove di quanto da noi asserito”.

Di diverso tenore, invece, il resoconto del concorso fatto dal Segretariato italiano giovani medici (Sigm) che in una nota segnala come, al momento, non sia pervenuta “nessuna lamentela significativa dai concorrenti nel merito del contenuto e del taglio dei quesiti”. “Pochissime – proseguono i Giovani Medici - le criticità di carattere tecnico-informatico segnalate, peraltro limitate a singole postazioni e regolarmente gestite secondo le procedure a opera delle commissioni vigilanti”.

Rispetto al primo giorno di prove, inoltre, Sigm segnala “la maggiore attenzione riservata all’aderenza alle procedure concorsuali all’interno delle aule, nonché alla sorveglianza. Questo, verosimilmente, sia grazie alle segnalazioni fatte al Miur, sia in ragione di alcune esclusioni di concorrenti ‘scorretti’ effettuate nelle prime tre giornate e anche nella giornata di ieri”.
 
I Giovani Medici hanno ribadito, infine, che la principale criticità del modello organizzativo in adozione è riferibile “all’eccessiva parcellarizzazione in un numero eccessivo di sedi e di aule, la qualcosa introduce fisiologicamente (ma offre anche il fianco alle situazioni patologiche) una variabilità strutturale che potrebbe essere superata soltanto ricorrendo all’utilizzo di un numero esiguo di sedi su base macro-regionale (nord, centro, sud), come richiesto più volte da Sigm e Cnas”.
 
Nella giornata di lunedì 3 agosto, sul sito dedicato scuole-specializzazione.miur.it, verranno pubblicati domande e risposte dei test che si sono svolti nelle giornate dal 28 al 31 luglio. Contestualmente alla pubblicazione, verrà reso disponibile un modulo, che resterà attivo fino alle ore 17:00 di lunedì 3 agosto, per eventuali segnalazioni al MIUR su quesiti e/o risposte relativi alla prova concorsuale.

01 agosto 2015
© Riproduzione riservata

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