Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 27 APRILE 2024
Lettere al direttore
segui quotidianosanita.it

Ci stanno facendo rimpiangere i tempi dell'Inam

di Giuseppe Imbalzano

16 GEN - Gentile direttore,
Cos’è mancato, in questi 40 anni, che ci ha condotto a fare i conti, anche più volte all’anno, per garantire lo svolgimento delle attività sanitarie. Ad avere quasi 40 miliardi di euro di spesa out of pocket e anche oltre il 3% di sovrattassa IRPEF. Nonché ticket che costano più delle prestazioni stesse. E poi prestazioni in ambienti di urgenza (codici bianchi) che tendono al “respingimento” dei malati (da chi possono andare per essere visitati?).
E ancora, una lettura tecnicistica delle prestazioni sanitarie che ha allontanato milioni di cittadini dal servizio sanitario pubblico per effettuare attività “sanitarie”, da solvente, inefficaci ma attrattive per le modalità con cui l’“operatore sanitario” di turno si approccia ai bisogni del Paziente/ Cliente, malato o meno?
E inoltre ad avere personale sanitario, medici in particolare, minacciato di punizione per “inappropriatezza manifesta” con denunce spesso del tutto immotivate. Non consentire l’accesso ai servizi sanitari a 5 o 6 milioni di cittadini per motivi economici. Un servizio che ha tempi di attesa inadeguati, confusione e inefficienza diffusa, servizi insufficienti. Medici nel senso pieno della parola, in senso fisico, morale e profondamente emozionale, in modo olistico, non nella falsa estensione che ne viene proposta oggi. Medicina che sia effettivamente scientifica e razionale, irrazionale ed emozionale, pienamente responsabile e Umana, Medicina del “prendersi cura”.
 
Crediamo che sia mancata una concreta programmazione che parta dai bisogni qualitativi e quantitativi dei cittadini, dalla domanda effettiva, non dalla struttura dell’offerta.

Il limite principale è la confusione tra budget, contabilità analitica e programmazione. Riferimento da cui deriva, spesso, l’azione “manageriale” nelle Aziende stesse. Efficienza senza obiettivo di efficacia, senza una visione di sistema, una micro lettura delle problematiche aziendali e organizzative. L’analisi dei costi porta ad un “efficientamento” del sistema. Libera (ma non sempre) potenziali risorse, e non sempre crea miglioramenti qualificanti il servizio al cittadino. Qualche volta determina danni inapparenti o non facilmente evidenziabili.

Ma noi abbiamo gli uffici qualità, sistemi informativi, ingegneria biomedica, gestione del farmaco, HTA, sicurezza e prevenzione infortuni, risk management, formazione, prevenzione infezioni, comunicazione, relazioni con il pubblico, e molti altri settori integrativi e relazionali che dovrebbero “rendere efficaci” gli interventi, qualificare tutto il sistema. I servizi “epidemiologici” che si occupano, in modo specifico e sistematico, di alcuni problemi in particolare, ma non della programmazione generale e specifica.

Sono ingenti numeri di operatori che “controllano” e indirizzano il sistema. Uffici e servizi che non sempre migliorano l’efficienza e l’efficacia del sistema. E gli operatori destinati alla “produzione” sono sempre di meno.

Con un simile sistema i costi per singola prestazione si moltiplicano.

Riduzione dei posti letto senza ridurre gli stabilimenti ospedalieri non consente azioni di effettivo risparmio ed anzi rende più inefficiente il sistema. Così come la mancata riconversione degli stessi secondo nuove finalità assistenziali. Abbiamo molti presidi ospedalieri non sempre efficienti per una cattiva distribuzione del personale.

Abbiamo ridotto i costi eliminando il contenuto, mantenendo prevalentemente strutture mezze vuote. La loro stessa presenza, poichè spesso sono strutture con oltre 50 anni di storia, determina costi per il condizionamento ambientale, la gestione generale, la manutenzione e l’aggiornamento strutturale, la sorveglianza, le pulizie e molto altro, e si mantengono comunque per il ricovero di pazienti in un ambiente non sempre adeguato oltre ad essere compromessi da una forte inefficienza economica che determina problemi di gestione clinica ed organizzativa.

Forse ci troviamo di fronte ad una organizzazione simil aziendale e non a vere aziende con una vera autonomia organizzativa e gestionale, con libertà di manovra e una alta direzione autonoma da interessi altrui, valutata per i risultati organizzativi, economici e di Salute ottenuti.
Forse è indispensabile uscire anche dalla struttura mutualistica, da cui deriva il nostro SSN, che si è mantenuta ed è evoluta con la gestione di “prestazioni” e non di “servizi”. D’altronde l’elenco delle prestazioni garantite deriva da quelle offerte dall’Inam.

L’INAM aveva una splendida area di statistica sanitaria e di analisi dei dati sanitari che raccoglieva, con cui programmava, gestiva e annualmente, con relative proiezioni economiche e assistenziali, garantiva le prestazioni da eseguire e i relativi costi, e da quello poi distribuiva e riproponeva il valore intrinseco delle singole prestazioni per garantire un pareggio di bilancio. Aveva un significativo e qualificato sistema di “governance”, e personale esperto e qualificato nei diversi settori.

Poi le mutue furono orientate, poste “sotto tutela”, riviste e corrette e non riuscirono più ad andare in pareggio.

"Questa è la strategia standard per privatizzare: togli i fondi, ti assicuri che le cose non funzionino, la gente si arrabbia e tu consegni al capitale privato"
Noam Chomsky

Giuseppe Imbalzano
Medico 

16 gennaio 2018
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lettere al direttore

lettere al direttore
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy