Petrangolini: "In 4 mesi raggiunti ottimi risultati, siamo sulla strada giusta"
23 LUG - “In soli 4 mesi sono state fatte tantissime cose per la sanità laziale, dalla nuova rivoluzionaria procedura per la selezione dei manager, basata su trasparenza e merito, all’attivazione degli indicatori di esito, che serviranno a valutare in modo oggettivo l’operato delle strutture sanitarie, agli interventi risolutivi per chiudere in modo positivo vertenze o criticità verificatesi sul territorio”. Lo ha dichiarato
Teresa Petrangolini, consigliera regionale del gruppo ‘Per il Lazio’ e membro dell’Ufficio di presidenza, durante l’audizione di Nicola Zingaretti nella commissione Salute e Politiche sociali del Consiglio regionale del Lazio.
“Tutto ciò, insieme alla internalizzazione dell’Asp – ha proseguito Petrangolini – ha consentito a Zingaretti e al Lazio di ottenere una forte apertura di credito e di fiducia da parte del Governo centrale per favorire il rientro dal deficit, concretizzatosi con lo stanziamento di 2,7 miliardi di euro per il biennio 2013-2014, di cui è stata già erogata la prima tranche di circa 830mila euro, utilizzati per pagare i creditori”.
“Siamo sulla buona strada – ha aggiunto la consigliera regionale – anche in linea con le indicazioni europee, visto che uno degli obiettivi di ‘Europa 2020’ è proprio una buona Sanità, di qualità ed efficiente.
“E’ vero che stiamo realizzando cose che in parte ci sono imposte dal regime commissariale o dalla spending review, ma è altrettanto vero che stiamo sfruttando l’occasione di farle bene. E’ una grande opportunità per ridurre gli sprechi, integrare i servizi, fare rete e, soprattutto, qualificare la Sanità come realmente orientata ai diritti del cittadino: stiamo lavorando per trovare forme di partecipazione e di scambio tali da consentire a tutti i cittadini che entrano in contatto con il mondo della sanità di poter contribuire a renderlo migliore con le loro segnalazioni. E’ un modo anche per elevare il grado di umanizzazione in certi contesti”.
“Adesso – ha concluso Petrangolini – serve un soggetto che faccia un continuo monitoraggio dell’impatto che hanno sui territori le decisioni e gli atti del Commissario ad acta, che svolga un ruolo di raccordo, anche critico se occorre, tra quello che viene deciso dalle istituzioni e quello che accade concretamente sui territori. Penso ad esempio, in questo ruolo, alla Commissione Salute e Politiche sociali del Consiglio regionale, di cui sono membro”.
23 luglio 2013
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