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Cimo Lazio: “Alessio a fine mandato. Bene non vincolare il prossimo manager lo avvicenderà”


29 MAG - “Il Direttore Generale del Policlinico Umberto I di Roma, pretendeva di formulare in modo autoreferenziale e unilaterale l’atto aziendale per il futuro del più grande Ateneo d’Europa negli ultimi mesi del suo lungo mandato. Adottare un atto aziendale in pieno ultimo semestre di mandato gestionale è non solo inopportuno ma anche fuori dalle regole della Pubblica Amministrazione. Bene ha fatto la il Commissario ad Acta Zingaretti, su interrogazione espressa dal Consigliere Aurigemma nel Consiglio regionale del 24 maggio 2017, a bloccare l’incredibile atto adottato dal Direttore Generale dell’Umberto I”. Ad affermarlo, in una nota, Renato Andrich, segretario regionale vicario Cimo Lazio.

“Vale la pena di puntualizzare – prosegue Andrich - che il Direttore, il cui mandato scade in agosto 2017, ha formulato un atto aziendale (riassetto delle Unità Operative - Uoc e Uosd dell’intera Azienda) in aprile 2017. Ricordiamo che il Direttore Generale, in questione in questa occasione non ha sottoposto l’atto aziendale al confronto con le OOSS come da norma. Inoltre egli presentò già un primo atto aziendale nel 2016, ma anche in questa occasione in modo oggettivamente scorretto in quanto non tenne doverosa considerazione del protocollo di intesa firmato tra Università e Regione”.

“Questo Direttore Generale è in carica dal 2012, avrebbe pertanto avuto tutto il tempo necessario per predisporre un atto in grado di tenere in considerazione tutti gli aspetti procedurali previsti dalla normativa vigente. Avrebbe anche evitato di formulare un atto aziendale a “futura memoria” che di fatto pretenderebbe di vincolare il prossimo manager che fra due mesi lo avvicenderà a suo fine mandato, a meno ché non sia in campo un’ipotesi di affidare la gestione dell’Umberto primo ad un quasi ottuagenario. Va anche considerato che questo Direttore Generale già nel 2016 approvò molte delibere in materia di incarichi e assetti organizzativi che furono oggetto di contestazioni fondate da parte delle organizzazioni sindacali”, osserva il segretario regionale vicario Cimo Lazio.

“Per questi motivi – conclude Andrich -, al fine di garantire la necessaria trasparenza dell’azione amministrativa e considerata anche la difficile situazione del Policlinico Umberto I, gravato da un disavanzo di circa 140 milioni di euro, riteniamo sia indispensabile attendere la nomina prossima di un nuovo Direttore Generale, evitando di portare avanti il riassetto organizzativo aziendale proprio in questi ultimi tre mesi di mandato gestionale”.
 

29 maggio 2017
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