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Anticorpi a fumetti. Al Castello di Santa Severa una mostra per ridere e riflettere sulla pandemia

Sarà possibile visitarla dal 6 all'11 settembre. Con questa mostra Pat Carra interroga la pandemia da Covid in chiave umoristica e satirica, passando dalla crisi della sanità a quella sociale e politica, dalle paure attraversate negli ultimi due anni al pandemonio del presente. Una carrellata di fumetti fissa i momenti cruciali dell’emergenza: dal motto “io resto a casa” al burn out del personale sanitario, fino alla Dad e all’obbligo di green pass.

Dal 6 all'11 settembre, nella cornice di  "Sotto il Cielo del Castello di Santa Severa", rassegna promossa dalla Regione Lazio e organizzata dalla società regionale LAZIOcrea, si potrà visitare la mostra "Anticorpi a fumetti" di Pat Carra.

Con questa mostra Pat Carra interroga la pandemia da Covid in chiave umoristica e satirica, passando dalla crisi della sanità a quella sociale e politica, dalle paure attraversate negli ultimi due anni al pandemonio del presente. Una carrellata di fumetti fissa i momenti cruciali dell’emergenza: il motto “io resto a casa”, il burn out del personale sanitario, i dilemmi dello smart working e della didattica a distanza, l’avvento dei vaccini, l’obbligo di green pass, il rumore della guerra e così via.

Decine di vignette e strisce illuminano le sfaccettature di questo trauma collettivo e lo riportano a una misura umana, facendo ridere e sorridere. Un’attonita ragazza si chiede “Pandemonio è il maschile di pandemia?”. Di fumetto in fumetto, sfilano dialoghi tra amiche, medici e pazienti, bombe e margherite, maghe, gatte, vermi, larve... anche il virus ha un volto per parlargli meglio e non ridurlo a un fantasma scientifico. Ogni personaggio, come accade nelle favole, ha voce.

La mostra, che ha esordito a Parma Capitale della Cultura nel 2021, è attualizzata e arricchita da nuove tavole per il Castello di Santa Severa, uno spazio magico per favole moderne, di paura e di speranza.

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