Calabria: Asp di Catanzaro, spesa in crescita e un numero ingiustificato di dipendenti
È quanto emerge dalla relazione presentata ieri dal presidente della Giunta, Giuseppe Scopelliti (nella foto), e dal commissario dell'azienda, Gerardo Mancuso.
02 SET - Il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, e il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro, Gerardo Mancuso, hanno illustrato gli ultimi provvedimenti adottati e le cifre delle gestioni precedenti dell’azienda sanitaria catanzarese: a fronte di un fondo erogato di 444 milioni di euro, l’Asp presenta un disavanzo annuo di 55 milioni di euro, con un debito consolidato di 250 milioni di euro. Il conto economico è negativo per quasi tutte le singole Unità Operative ospedaliere, “anche il saldo economico degli ospedali è negativo a fronte di servizi erogati talvolta di scarsa qualità”, spiegano dalla Regione.
L’Azienda ha avuto in questi ultimi 3 anni un incremento del fondo del 5%, ma un aumento della spesa del 13%. La spesa è aumentata per il personale del 4%, per i beni di consumo del 28,7%, per la farmaceutica del 1,5%, per la’assistenza specialistica accreditata del 45% e per l’assistenza residenziale e semiresidenziale del 8%. I costi degli ospedali sono dovuti per l’85% agli stipendi per il personale, dato sopra la media regionale (73%) e sopra la media nazionale. Il numero relativo al personale registra un totale di 3.500 unità, di cui 1250 infermieri, 750 medici e ben 530 amministrativi. La ricognizione attenta ha evidenziato una distribuzione iniqua, 140 medici nel solo dipartimento di prevenzione, 54 medici nel dipartimento di salute mentale (lo scorso anno la Regione, sostenendo una carenza, ha autorizzato l’assunzione di 3 psichiatri), e nella sola direzione sanitaria di Lamezia ci sono 43 dipendenti di cui 12 infermieri e 10 amministrativi (personale in eccesso).
Secondo le cifre della Regione, in 4 settimane i primi provvedimenti hanno determinato un risparmio immediato della spesa di 3.700.000 euro. Queste le azioni amministrative intraprese:
- Operazione Trasparenza: tutto chiaro e pubblicato;
- Riorganizzazione funzionale dell’Azienda, ciò consentirà di annullare almeno 100 strutture sanitarie ed amministrative;
- Razionalizzazione del personale;
- Riorganizzazione del territorio;
- Informatizzazione: progetto fondamentale per l’azienda;
- Dismissione dei contratti di locazione (31: risparmio di 2.600.000);
- Attivazioni procedure concorsuali per la verifica dei Direttori di Struttura Complessa.
02 settembre 2010
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