Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 27 APRILE 2024
Regioni e Asl
segui quotidianosanita.it

Campania. Guardia medica. Tar condanna Regione a pubblicare 192 carenze. Il plauso dello Smi


Il Tar ha dato ragione a un ricorso dello Smi e dell’Umus e ha condannato la Regione a pubblicare le 192 carenze di continuità assistenziale (guardia medica) più il pagamento delle spese. Onotri (Smi): “Ribadita importanza del rispetto della pianta organica di guardia medica”.

28 FEB - In Campania il Tar ha dato ragione a un ricorso dello Smi e dell’Umus e ha condannato la Regione a pubblicare le 192 carenze di continuità assistenziale (guardia medica) più il pagamento delle spese.  Soddisfatta Pina Onotri, responsabile nazionale Continuità Assistenziale dello Smi, ricorda che “questo provvedimento, frutto dello straordinario lavoro di Rosa D’Agostino, fa seguito ad altri in Calabria che hanno, invece, ribadito l'importanza del rispetto della pianta organica di guardia medica, pronunciandosi contro la soppressione delle postazioni”.
 
“È in corso una forte iniziativa politica e giudiziaria contro il processo di smantellamento e precarizzazione dell’area della continuità assistenziale – conclude Onotri – e la giustizia dà ragione allo Smi e ai medici del settore. Bisogna bloccare queste pericolose iniziative delle regioni, a partire dalla inaccettabile fuga in avanti della Toscana che intende plasmare un modello di assistenza h16 "scaricando" dalla mezzanotte al 118 l’assistenza ai cittadini. Si affossano così i professionisti della guardia medica, invece di valorizzarli utilizzandoli nell'assistenza diurna e per le attività distrettuali a integrazione oraria (codici bianchi e assistenza domiciliare). Un progetto che contrasta, oltretutto, con le stesse linee guida sul 118 approvate dalla Conferenza Stato-Regioni. La direzione deve essere un’altra. Nel Lazio, per esempio, lo Smi ha chiesto la fine del lavoro sotto organico e un’inversione di tendenza guardando alla soluzione concreta delle criticità, anche prevedendo una centrale telefonica di Continuità Assistenziale funzionante h24, 7 giorni su 7, considerato che delle 440 mila chiamate che arrivano dalla centrale di Roma, circa 200 mila sono fuori dalla fascia oraria. Se si smantella il servizio, che come si evince dai numeri evade migliaia di richieste, il risultato sarà un maggiore afflusso ai Pronto Soccorso e un aumento di mole di lavoro per i medici di famiglia. Non serve inventarsi progetti strani, non servono le cooperative o le società di servizio, l'H24 già esiste ma si deve far funzionare meglio”

28 febbraio 2013
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Regioni e Asl

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy