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Piani di rientro. Le verifiche di Puglia, Campania, Molise, Piemonte, Sicilia e Abruzzo


Chiesti alla Puglia chiarimenti sugli erogatori privati, alla Campania aggiornamenti sulla Centrale Unica dei Pagamenti. Pagamenti che in Molise raggiungono i 900 giorni. Attesa dal Piemonte la relazione sullo Stato Patrimoniale, in Sicilia improcrastinabile il riordino della rete di emergenza urgenza. L’Abruzzo aggiorni sui contenziosi pendenti. Queste alcune delle rilevazioni delle verifiche di fine 2013 sulle Regioni in Piano di rientro.

03 MAR - Pubblicate dal ministero della Salute le sintesi delle rilevazioni effettuate tra novembre e dicembre 2013 dal Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali e dal Comitato Permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) con le regioni Puglia, Campania, Molise, Piemonte, Sicilia e Abruzzo.

Ecco i dettagli per ciascuna regione.

PUGLIA
Il 27 novembre si è svolta la riunione congiunta tra il Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali e il Comitato Permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) con la Regione Puglia

All’ordine del giorno:
•    Chiarimenti sui modelli CE ed SP anno 2012
•    Rilevazione pregresso 2001-2011
•    Andamento II trimestre 2013 e stima chiudere 2013
•    Esame della bozza di Programma Operativo 2013-2015
•    Verifica attuazione Piano di Rientro
•    Verifica adempimenti

Durante l’incontro si è preso atto della richiesta regionale di prosecuzione del Piano di Rientro mediante l’adozione di un Programma Operativo per gli anni 2013-2015 di cui si attende la bozza definitiva entro il 13 dicembre che recepisca le prescrizioni indicate. Di seguito se ne riportano alcune:
•    è necessario fornire integrazioni dirette a formulare elementi sulla costruzione dei tendenziali e dei programmatici con riferimento alle singole manovre scontate, i modelli LA, la copertura dei livelli di assistenza
•    in materia di accreditamento è necessario integrare il documento prevedendo l’invio di un report riepilogativo recante lo stato dell’arte in tema di accreditamento delle strutture eroganti prestazioni a carico del SSR, con particolare riferimento anche alla situazione degli hospice; relativamente alla quota di compartecipazione da parte del Comune/assistito si chiede di provvedere a rendere la normativa regionale coerente con i dettati normativi per le prestazioni residenziale e semi-residenziali, sanitarie e socio-sanitarie per disabili; si ritiene necessario che il Programma Operativo riveda la valutazione del fabbisogno di posti letto in strutture residenziali per malati cronici non autosufficienti al fine di approssimare l’offerta al parametro di riferimento nazionale oppure di incrementare l’offerta domiciliare se ritenuta più appropriata per le esigenze regionali
•    in materia di rapporti con gli erogatori privati , occorre prevedere – per le tariffe - anche le ulteriori tipologie di assistenza rispetto alle prestazioni ambulatoriali ed ospedaliere, schemi di accordo nonché provvedimenti di definizione dei tetti per tutte le tipologie assistenziali per il triennio di vigenza del Piano, che si dia piena e corretta attuazione a quanto previsto dal DL  95/2012, che si integri il P.O. con una specifica azione volta a predeterminare le funzioni assistenziali in linea con quanto previsto dal D.lgs 502/92
•    relativamente al programma di gestione del personale si ribadisce la necessità che la Regione rispetti i parametri standard sulle strutture organizzative determinati dal Comitato LEA, si richiede che eventuale autorizzazione alle assunzioni siano sottoposte annualmente ai Tavoli di monitoraggio per il rispetto dei vincoli stabiliti dalla Legge 191/2009
•    relativamente alle reti assistenziali occorre delineare con maggior dettaglio obiettivi, metodologie più precise, cronoprogrammi più dettagliati e meno dilazionati, indicatori specifici in particolare per le reti tempo-dipendenti e per la rete oncologica; interventi di completamento delle riorganizzazioni delle reti ospedaliere, di anticipare la definizione della rete laboratoristica e di prevedere azioni più puntuali per la specifica area di Taranto
•    in considerazione delle difficoltà nell’invio da parte della Regione delle informazioni patrimoniali nonché economiche che venga inserita una apposita azione a potenziare adeguatamente sia la struttura amministrativa regionale che debba sovraintendere al monitoraggio dei fatti economici che tutta la struttura regionale deputata al monitoraggio.

In merito all’erogazione dei LEA si evince un consistente decremento dell’ospedalizzazione sia in regime ordinario che in day hospital, che colloca il tasso totale standardizzato di dimissione lievemente ancora al di sopra del valore di riferimento. Si osserva una riduzione negli indicatori di inappropriatezza: sia il tasso di ricorso a ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza, se erogati in modalità ordinaria, sia il tasso di ospedalizzazione della popolazione ultra settantacinquenne evidenziano un decremento nel periodo 2009-2012. Il valore della degenza media pre-operatoria si mantiene al di sopra del valore medio nazionale, mostrando comunque indizi di riduzione soprattutto nell’ultimo anno. La dotazione di posti letto per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie risulta pari a circa 0,3 posti letto per 1.000 abitanti residenti al 1 gennaio 2013, valore che si mostra inferiore a quello di riferimento nazionale (0,7). Per quanto riguarda l’erogazione di assistenza territoriale, si evidenzia una quota di anziani assistiti a domicilio inferiore all’atteso ed una dotazione inadeguata di posti letto presso strutture residenziali preposte all’assistenza degli anziani non autosufficienti, pur se entrambi gli indicatori mostrano un incremento a partire dal 2009. Si rilevano criticità nell’erogazione di servizi afferenti l’area della prevenzione, con particolare riferimento all’area degli screening oncologici.

In materia di attuazione del Piano di Rientro gli Organismi di monitoraggio:
•    restano in attesa di chiarimenti sull’avvenuta attuazione del DL 95/2012 per quanto concerne i rapporti con gli erogatori privati
•    in relazione alla rete ospedaliera confermano la necessità di ricevere un quadro sinottico contenente l’articolazione delle strutture pubbliche e private accreditate per disciplina
•    considerato che si profila per l’anno 2013 un disavanzo di 45 mln di euro, rimangono in attesa che la  Regione trasmetta apposita relazione contenente i mezzi di copertura disposti per l’anno.

CAMPANIA
Il 27 novembre 2013 si è svolta la riunione congiunta tra il Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali e il Comitato Permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) con la Regione Campania.

All’ordine del giorno:
•    Struttura commissariale
•    Leggi regionali in contrasto con il Piano di Rientro
•    Ricognizione pregresso 2001-2011
•    Analisi stato patrimoniale 2012
•    Andamento II trimestre e stima a chiudere 2013
•    Esame programma operativo 2013-2015
•    Verifica dell’attuazione del Piano di Rientro
•    Verifica adempimenti

Si prende atto della nomina del Prof. Ettore Cinque quale sub commissario per l’attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi e di riqualificazione del SSR campano. Conseguentemente vengono rideterminati i compiti e gli obiettivi del dott. Mario Morlacco.
Gli Organismi di Monitoraggio invitano nuovamente la struttura commissariale a vigilare sulle iniziative del Consiglio e della Giunta regionali al fine di rendere l’attività compatibile con i Programmi Operativi e in linea con gli interventi della Corte Costituzionale.
Considerata l’emergenza sanitaria che investe la “Terra dei fuochi” si valuta che non possono essere più procrastinati  gli interventi risolutivi finalizzati all’adozione del Registro Tumori nel rispetto dei vincoli imposti dal Piano di Rientro ed in coerenza con quanto disposto dalla Corte Costituzionale.

Gli Organismi di Monitoraggio valutano nel complesso positivamente impostato il Programma Operativo 2013-2015; la struttura commissariale può pertanto emanare un atto formale per la sua approvazione subordinatamente al recepimento delle prescrizioni indicate di cui si riporta di seguito una breve sintesi:
•    Adeguamento del P.O. alla proposta di riparto relativa all’anno 2013
•    In merito ai costi è necessario che la Regione integri l’illustrazione delle misure previste dando conto delle modalità di conseguimento dei risparmi di spesa ipotizzati per il triennio di copertura del P.O.
•    Relativamente all’accreditamento occorre definire un cronoprogramma dettagliato per il completamento delle procedure
•    In merito ai rapporti con gli erogatori privati occorre specificare quali iniziative si intendano assumere per dirimere il copioso contenzioso in materia tariffaria
•    Relativamente a tetti di spesa e stipula intese/contratti è necessario prevedere la definizione dei budget entro i primi tre mesi di ciascun anno di vigenza del P.O. e la stipula di tutti i contratti con gli erogatori privati almeno entro il primo semestre di ciascun anno di vigenza del P.O.
•    Nel prevedere la trasformazione di Soresa da centrale di acquisti in centrale di committenza, occorre definirne i reali tempi di realizzazione.
•    In merito alle reti assistenziali per intensità di cura occorre indicare modalità attuative e tempi nonché individuare indicatori di processo. Per quanto riguarda le reti tempo-dipendenti occorre evidenziare il timing di realizzazione di tali reti nell’arco temporale di attuazione del P.O.. In relazione al percorso nascita occorre individuare il numero e l’ubicazione dei presidi che non rispondono ai criteri individuati; inoltre devono essere individuate specifiche azioni con relativo cronoprogramma finalizzate alla riduzione dell’incidenza di parti cesarei. Relativamente alla rete dell’infarto miocardico acuto e alla rete dell’ictus occorre integrare il P.O. in merito alla definizione organizzativa delle due reti, indicando i tempi di realizzazione e l’allocazione dei centri di riferimento.
•    Relativamente alla rete ospedaliera è necessario procedere alla ridefinizione della rete ospedaliera pubblica e privata per acuti e post-acuti, con individuazione analitica del numero dei posti letto suddivisi per struttura, disciplina, DH e ordinari, unità operative.
•    In merito alla rete dell’emergenza-urgenza occorre definire il numero delle postazioni totali regionali di soccorso avanzato territoriale e la loro distribuzione nei relativi bacini di utenza. Inoltre la struttura commissariale deve fornire un quadro di sintesi di Hub e Spoke, pronto soccorso, PPI e postazioni 118 attualmente in attività e un quadro della rete così come programmata nel P.O..

In merito all’erogazione dei LEA si evidenzia un decremento dell’ospedalizzazione totale e del ricorso a ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza, se erogati in modalità ordinaria, che tuttavia presentano ancora un ampio margine di riduzione. Sia il tasso di ospedalizzazione della popolazione ultrasettantacinquenne sia il valore della degenza media pre-operatoria, pur mostrando segnali di lieve decremento nel tempo, si mantengono al di sopra del valore medio nazionale. La dotazione di posti letto per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie risulta pari a  circa 0,3 posti letto per 1.000 abitanti residenti al 1 gennaio 2013, valore che è inferiore sia a quello nazionale (0,7) che a quello ritenuto adeguato dal Comitato LEA (0,35). Per quanto riguarda l’erogazione di assistenza territoriale, si evidenzia una quota di anziani assistiti a domicilio ancora inferiore all’atteso. Gli indicatori segnalano inoltre una dotazione insufficiente di posti letto sia presso strutture tipo hospice che presso strutture residenziali che erogano assistenza psichiatrica o destinate alla popolazione anziana non autosufficiente. Si rilevano criticità nell’erogazione di servizi afferenti l’area della prevenzione soprattutto oncologica.

Nella verifica dell’attuazione del Piano di Rientro, gli Organismi di monitoraggio hanno rilevato che:
•    Relativamente all’accreditamento e rispetto al numero totale delle strutture è necessario che vengano forniti dati sul numero delle strutture che sono state accreditate in modo definitivo, quelle in corso di definizione dell’iter e quelle per le quali è stata respinta l’istanza in quanto mancavano i requisiti.
•    In merito a beni e servizi si rimane in attesa di conoscere gli sviluppi e di ricevere aggiornamenti circa la graduale attuazione della Centrale Unica dei Pagamenti.
•    Relativamente alla rete ospedaliera si è in attesa della definizione del nuovo atto programmatorio di rimodulazione della rete ospedaliera redatto in conformità con gli standard nazionali e previa rilevazione di eventuali mutati fabbisogni.
•    In merito alla rete dell’emergenza-urgenza è necessario procedere all’attivazione dei DIE (Dipartimenti Integrati di Emergenza) e delle reti delle patologie complesse tempo-dipendenti.
•    In merito al percorso nascita si rimane in attesa di ricevere informazioni circa il numero dei punti nascita non rispondenti ai criteri di sicurezza e le relative azioni volte alla loro chiusura.
•    Relativamente alla riorganizzazione della rete laboratoristica è necessario garantire la coerenza dei criteri di riorganizzazione con quanto indicato dall’Accordo Stato-Regioni del 23 marzo 2011.
•    Si è in attesa dei protocolli di intesa con l’Università Federico II di Napoli e SUN e dell’atto aziendale relativo all’AOU di Salerno.
In merito all’andamento del II trimestre 2013 e sulla stima a chiudere per l’anno 2013, si evince una stima a chiudere, prima delle coperture, pari ad una perdita di 65,097 mln di euro.

MOLISE
Il 21 novembre 2013 si è svolta la riunione congiunta tra il Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali e il Comitato Permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) con la Regione Molise.  

All’ordine del giorno:
•    Aggiornamento conto consuntivo e stato patrimoniale anno 2012
•    Andamento II trimestre 2013 e stima a chiudere 2013
•    Verifica attuazione Piano di Rientro
•    Verifica adempimenti

La struttura commissariale della Regione è attualmente composta dal Commissario ad acta dott. di Laura Frattura e dal sub commissario dott. Rosato.
I Tavoli hanno sottolineato l’importanza che la struttura regionale fornisca il necessario supporto alla gestione commissariale con lo scopo di contribuire alla realizzazione degli obiettivi previsti nel P.O. 2013-2015.
In merito all’erogazione dei LEA si rileva un consistente decremento dell’ospedalizzazione totale nel 2012, il cui tasso standardizzato si mantiene decisamente al di sopra del valore di riferimento. Si osserva un decremento del ricorso a ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza se erogati in modalità ordinaria, a partire dal 2009, che presenta tuttavia ampi margini di diminuzione. Il tasso di ospedalizzazione della popolazione ultra-settantacinquenne mostra invece un consistente decremento a partire dal 2009, collocandosi nel 2012 in linea con il parametro di riferimento. Il valore della degenza media pre-operatoria si mantiene - nel 2012 - al di sopra del valore medio nazionale, senza evidenziare segnali di riduzione. La dotazione totale di posti letto, in diminuzione a partire dal 2009 e pari a 4,5 posti letto per 1.000 abitanti residenti al 1 gennaio 2013, risulta superiore al valore di riferimento (3,7 p.l. per 1.000 ab.). Tale eccesso riguarda sia il numero di posti letto per acuti che quello destinato all’assistenza post-acuzie. Per quanto riguarda la situazione relativa all’assistenza territoriale, l’ultimo aggiornamento disponibile evidenzia una quota di anziani assistiti a domicilio in linea con l’atteso. Gli indicatori evidenziano una dotazione inadeguata di posti letto presso strutture residenziali destinate alla popolazione anziana non autosufficiente. Si rilevano criticità nell’erogazione dei servizi afferenti l’area della prevenzione nell’anno 2012, con particolare riferimento all’area degli screening oncologici.

Nello specifico, nel corso della riunione,  gli Organismi di Monitoraggio hanno rilevato che:
•    La Struttura Commissariale non ha trasmesso la revisione ed integrazione dello schema di Programma Operativo 2013-2015 e rimangono in attesa della nuova versione da inviarsi entro il 10 dicembre 2013.  
•    I tempi di pagamento continuano ad essere prossimi ai 900 giorni.
•    Non risultano aggiornamenti in relazione al Piano Sanitario Regionale 2013-2015.
•    La definizione del fabbisogno non risulta sufficientemente articolata in relazione alle diverse caratteristiche delle strutture di offerta né supportata da una analisi di domanda e deve essere pertanto rivista alla luce degli standard e delle disposizioni normative introdotte con D.L. 95/2012 (conv. Con L. 135/2012).
•    I provvedimenti di accreditamento delle strutture socio-sanitarie risultano ancora carenti nell’istruttoria.
•    E’ necessario procedere a regolamentare il fenomeno della mobilità sanitaria attraverso la sottoscrizione degli accordi di confine soprattutto per quanto riguarda la struttura Neuromed e la Fondazione Giovanni Paolo II.
•    Ai fini della riconferma del riconoscimento di IRCCS alla struttura Neuromed, si attende dalla struttura commissariale un report di coerenza con la programmazione sanitaria regionale che attualmente risulta ancora in via di definizione.
•    Il livello del contenzioso, espresso in particolare dalle principali strutture private accreditate a diretta gestione regionale, permane alto.
•    Si evidenzia l’estremo ritardo con il quale si procede alla stipula di accordi/contratti con le strutture private accreditate per i diversi setting assistenziali.
•    Si è in attesa di una completa definizione della riorganizzazione delle reti assistenziali.
•    In relazione alla nomina del direttore generale della direzione regionale per la salute restano in attesa di conoscere le iniziative che verranno assunte, stanti le ipotesi di inconferibilità dell’incarico;

La Regione a consuntivo 2012 presenta un disavanzo prima delle coperture di 54,764 mln di euro,. Dopo le coperture a valere sulla leva fiscale residua un disavanzo non coperto di 32,951 mln di euro. Considerando la perdita 2011 e precedenti non coperta, pari a 35,743 mln di euro, e la distrazione di risorse utilizzate per la copertura del debito, pari a 19 mln di euro, residua una perdita non coperta 2012 e precedenti di 87,694 mln di euro.
Gli Organismi di Monitoraggio rilevano come sia ancora molto lontano l’obiettivo dell’equilibrio economico da parte della Regione a sei anni dalla sottoscrizione dell’accordo per il Piano di Rientro. La regione presenta una percentuale di disavanzo dell’8,9% al di sopra della soglia del 5% considerata di riferimento per l’obbligatorietà per la sottoscrizione del Paino di Rientro. Considerando anche i disavanzi pregressi la percentuale di disavanzo è pari al 17,9%.
Per l’anno 2013 la Regione e l’advisor stimano un disavanzo prima delle coperture di 46 mln di euro. Tale proiezione evidenzia il permanere, anche per l’anno 2013, di un disavanzo non coperto valutabile in circa 24 mln di euro che si aggiunge al disavanzo non coperto al 31 dicembre 2012.
Gli Organismi di Monitoraggio alla luce delle gravi criticità riscontrate in merito ai conti di consuntivo, disavanzi non coperti, mancato aggiornamento della bozza di P.O. 2013-2015  al fine di evitare che si creino i presupposti per l’attivazione della procedura di cui all’art. 2, comma 84, della legge 191/2009, invitano la gestione commissariale a porre in essere tutte le azioni di risanamento necessarie da indicarsi nel P.O. 2013-2015.

PIEMONTE
Il 13 novembre 2013 si è svolta la riunione congiunta tra il Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali e il Comitato Permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) con la Regione Piemonte.

All’ordine del giorno:
•    Stato patrimoniale 2012
•    Ricognizione situazione economico patrimoniale del periodo 2001-2011
•    Andamento II trimestre 2013 e stima a chiudere per l’anno 2013
•    Esame bozza di Programma Operativo 2013-2015
•    Verifica dello stato di attuazione del Piano di Rientro
•    Verifica adempimenti

Considerata la richiesta regionale di prosecuzione del Piano di Rientro mediante la predisposizione di un Programma Operativo per il triennio 2013-2015, gli Organismi di Monitoraggio prendono atto della bozza trasmessa il 10 settembre scorso e, in occasione della riunione, forniscono indicazioni precise cui la Regione dovrà attenersi nell’adozione della versione definitiva del Programma. In particolare chiedono che nel Programma Operativo oltre a correggere elementi di incoerenza:
•    sul progetto tessera sanitaria si prevedano specifici interventi volti a superare le criticità relative all’attuazione del DCPM 26 marzo 2008
•    in materia di applicazione del DL 95/2012 si prevedano provvedimenti ricognitivi volti a dare elementi metodologici di applicazione corretta del dettato normativo
•    nel programma di beni e servizi si forniscano i risparmi che si intendono conseguire
•    in materia di personale si inseriscano tabelle di sintesi con le cessazioni e le ipotizzate assunzioni corredate da relativi costi medi ai fini di una valutazione di impatto sui vari anni
•    in materia di reti assistenziali si prevedano specifiche azioni di rideterminazione del fabbisogno dei laboratori di emodinamica, delle strutture residenziali per pazienti non autosufficienti, anche anziani, distinta per intensità assistenziale; che si anticipino i termini di adozione dei provvedimenti di revisione tariffaria finalizzati ad allineare la normativa regionale al DCPM 29 novembre 2011 per l’assistenza territoriale ai disabili e per l’assistenza ai pazienti psichiatrici e dello strumento multidimensionale per la presa in carico degli assistiti in ADI; che si integrino di dati su costi e volumi dei trasporti secondari urgenti con specifico riguardo alle patologie complesse tempo-dipendenti.

In merito all’erogazione dei LEA si evidenzia che la maggior parte degli indicatori di assistenza ospedaliera, ivi comprese le misure di appropriatezza ed efficienza prese in considerazione, presenta valori compresi all’interno degli intervalli di riferimento. Per l’anno 2012 risulta ancora una dotazione di posti letto pari a 4,2 per 1.000 abitanti residenti al 1 gennaio 2013, di cui 3,14 p.l. per acuti e 1,05 p.l. per le post-acuzie. Tali valori risultano superiori a quelli di riferimento. La Regione ha tuttavia avviato il percorso per il raggiungimento degli standard con un atto programmatorio (DGR n°6-5519/2013 e s.m.i.). Per quanto concerne l’assistenza territoriale, si evidenzia una quota di anziani assistiti a domicilio inferiore all’atteso, a fronte di una dotazione di posti letto presso strutture residenziali per pazienti anziani non autosufficienti molto elevata (24,3 p.l. per 1.000 abitanti anziani rispetto al valore di riferimento di 10 p.l. per 1.000 abitanti anziani).

In merito all’attuazione del Piano di Rientro, gli Organismi di Monitoraggio hanno rilevato che:
•    In relazione al previsto superamento delle Federazioni Sovrazonali da attuarsi per via legislativa, la Regione ha confermato l’avvenuta conversione in legge del disegno di legge trasmesso ai Ministeri affiancanti. Inoltre dal 1° gennaio 2014 cesseranno di avere effetto i contratti di consulenza, collaborazione, somministrazione e ogni altra forma di lavoro flessibile adottata dalle Federazioni. Il personale delle ASL e degli enti locali utilizzato dalle Federazioni viene riassegnato all’Amministrazione di appartenenza con stessa decorrenza.
•    Per quanto riguarda i rapporti con gli erogatori privati è necessario che la Regione provveda ad adottare uno specifico provvedimento ricognitivo che dia dimostrazione del pieno raggiungimento dei risultati attesi dalla corretta applicazione dell’art.15, comma 14, del D.L. 95/2012.
Preso atto del ritardo con il quale si procede, la Regione deve prestare maggiore attenzione nella governance del settore.
•    In merito ai laboratori di emodinamica, si ribadisce la necessità di ricevere un report sullo stato dell’arte della loro disattivazione.
•    Relativamente alla rete ospedaliera è necessaria l’elaborazione di una sintesi finalizzata ad individuare i posti letto, attivi e programmati, per singola disciplina per tutte le strutture pubbliche e private.
•    In relazione alla rete di emergenza risultano positive le azioni che la Regione sta ponendo in essere e si attende l’invio di un cronoprogramma su quelle da adottare in futuro.
•    E’ necessario che la Regione trasmetta tempestivamente la prevista relazione sullo Stato Patrimoniale 2012 e adempia al dettato normativo del decreto legislativo 118/2011 e s.m.i. in merito alla elaborazione del bilancio d’esercizio consolidato del Servizio Sanitario Regionale e a quello della GSA.
•    Non risulta pervenuta tutta la documentazione relativa alla ricognizione della situazione economico patrimoniale pregressa relativa agli anni 2001-2011 che la Regione era tenuta ad inviare entro il 10 settembre 2013 e che è strumentale anche per definire il riparto definitivo dei 14.000 mln di euro di cui al decreto legge 35/2013.
•    La Regione, sulla base dei dati del II trimestre, stima un disavanzo prima delle coperture di 95 mln di euro e, sulla base delle risultanze del III trimestre, un disavanzo di circa 47 mln di euro, prima delle coperture, in linea con la bozza di Programma Operativo 2013-2015. A fronte di tale disavanzo la Regione ha stanziato 50 mln di euro di coperture.

SICILIA
Il 13 novembre 2013 si è svolta la riunione congiunta tra il Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali e il Comitato Permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) con la Regione Sicilia.

All’ordine del giorno:
•    Modelli CE ed SP 2012
•    Esame rilevazione pregresso 2001-2011
•    Andamento II trimestre 2013
•    Esame della bozza di programma operativo 2013-2015
•    Verifica attuazione Programma Operativo 2010-2012
•    Verifica adempimenti

Con una nota del 23/01/2013 la Regione aveva chiesto di potersi avvalere della facoltà, prevista per legge, di completare il percorso di riqualificazione agendo sulle inefficienze del sistema, con l’approvazione - per il triennio 2013-2015 - di un Piano di Consolidamento e Sviluppo delle misure strutturali e di innalzamento del livello di qualità del S.S.R.

La bozza di  Programma Operativo di Consolidamento e Sviluppo 2013-2015, si valuta nel complesso adeguatamente impostata e pertanto la Regione può emanare l’atto formale per la sua adozione subordinatamente alle prescrizioni che di seguito sinteticamente si rappresentano:
•    E’ necessario che nell’apposita sezione del P.O. sia esplicitamente indicato il recepimento integrale del DL 118/2011
•    Relativamente ai rapporti con gli erogatori privati siano riportati interventi ed azioni quali la ricognizione delle tariffe regionali, l’individuazione delle funzioni assistenziali, il piano delle prestazioni, l’individuazione dei volumi e dei relativi tetti di spesa per tutte le tipologie assistenziali.
•    Relativamente agli impegni assunti dalla Regione riguardo all’ISMETT si chiede che per lo stesso vi si trovi riscontro nel P.O.
•    Riguardo l’area materno-infantile, si chiede che nel P.O. possano essere individuate le necessarie iniziative per avvicinare la rete consultoriale allo standard di 1 consultorio ogni 20.000 abitanti così come previsto dalla legge 34/1996 e che trovino collocazione gli auspicati interventi finalizzati alla riduzione della prassi chirurgica nel parto.
•    Relativamente all’assistenza territoriale occorre distinguere le strutture di RSA in base alle diverse tipologie di soggetti assistiti (disabili, anziani non autosufficienti) ed evidenziare a quale tipologia di soggetti sono indirizzate le azioni previste; inserire un quadro descrittivo dell’assistenza ai pazienti tossicodipendenti.
•    Relativamente alla rete dell’emergenza-urgenza si evidenzia una incompleta descrizione della situazione attuale e permane l’ambiguità delle funzioni dei PPI, PTE,PTA. Manca la definizione della rete di Hub e Spoke per le patologie complesse.

In merito all’erogazione dei LEA si evince un consistente decremento dell’ospedalizzazione totale che risulta lievemente ancora al di sopra del valore di riferimento. Il valore della degenza media pre-operatoria risulta sostanzialmente in linea con il valore medio nazionale. La dotazione di posti letto, per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie, risulta pari a circa 0,4 posti letto per 1.000 abitanti residenti, inferiore al valore di riferimento pari a 0,7 p.l. per 1.000 ab. Per quanto riguarda l’erogazione di assistenza territoriale, gli indicatori evidenziano un consistente incremento della quota di anziani assistiti a domicilio lievemente inferiore all’atteso. Si evidenzia una bassa dotazione di posti letto presso strutture  residenziali per anziani non autosufficienti, sebbene tale indicatori mostri – dal 2009 – lievi incrementi. Si evidenzia una dotazione inadeguata di posti letto presso strutture residenziali preposte all’assistenza psichiatrica, oltre che presso strutture tipo hospice. Si rilevano inoltre criticità nell’erogazione dei servizi afferenti l’area degli screening oncologici.

Nella verifica dell’attuazione del Programma Operativo 2010-2012, gli Organismi di monitoraggio hanno rilevato che:
•    Relativamente alla rete ospedaliera ribadiscono quanto già rappresentato nelle precedenti riunioni e rimangono in attesa del provvedimento di definizione della rete di offerta per acuzie e post-acuzie che inglobi strutture pubbliche e private accreditate nel rispetto degli standard definiti a livello nazionale.
•    Relativamente alla rete territoriale aspettano l’attuazione delle disposizioni programmate e di quelle che andranno inserite alla luce delle prescrizioni relative al P.O. 2013-2015.
•    Relativamente alla rete di emergenza ribadiscono come non più procrastinabile il provvedimento formale di adozione del piano di riordino in coerenza con la predetta rete ospedaliera.
•    In merito all’accordo di confine tra Regione Sicilia e Regione Emilia Romagna è necessario che il provvedimento di revisione dell’accordo, in scadenza, venga trasmesso ai Ministeri affiancanti come schema in preventiva approvazione e che sia inviata una relazione sugli effetti prodotti dall’accordo sia sotto il profilo delle modifiche alla mobilità sia sotto quello dei relativi costi.
•    Riguardo al percorso nascita si rende necessaria una rimodulazione definitiva dei punti nascita e delle UTIN al fine di garantire la sicurezza delle partorienti e dei nascituri.

Il risultato di gestione per l’anno 2013 è stimato con un disavanzo prima delle coperture ricompreso nell’intervallo -17 e -48 mln di euro.
In attuazione del comma 6 art. 2 del DL120/2013 alla luce della verifica positiva della bozza di P.O., avendo fatto registrare nel triennio 2010-2012 disavanzi inferiori ma non decrescenti rispetto al gettito derivante dalle massimizzazione delle aliquote fiscali è consentita la riduzione delle maggiorazioni ovvero la destinazione del relativo gettito a finalità extra-sanitarie in misura tale da garantire al finanziamento del SSR un gettito pari al valore massimo annuo del disavanzo sanitario registrato nel medesimo triennio pari a 105 mln di euro.

ABRUZZO
Il 21 novembre si è svolta la riunione congiunta tra il Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali e il Comitato Permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) con la Regione Abruzzo.

All’ordine del giorno:
•    Provvedimenti in contrasto con il Piano di Rientro
•    Ricognizione pregresso 2001-2011
•    Relazione stato patrimoniale 2012
•    Andamento II trimestre 2013 e stima a chiudere
•    Esame programma operativo 2013-2015
•    Verifica attuazione del Piano di Rientro
•    Verifica adempimenti

L’incontro è stato l’occasione per esaminare il Programma Operativo 2013-2015 adottato con Decreto commissariale n°84/2013. La valutazione, nel complesso positiva, prevede che la struttura commissariale possa emanare un atto formale di integrazione che recepisca le seguenti prescrizioni indicate dai Ministeri affiancanti, in particolare:
•    Considerate le misure di ridefinizione della rete ospedaliera, con chiusura di posti letto in strutture di   piccole dimensioni ed incremento della dotazione di strutture di maggiori dimensioni, al fine di adeguare l’offerta di posti letto ospedaliera allo standard nazionale, appare necessario che la Regione integri il documento con le misure di riconversione previste. Si ribadisce la necessità di procedere, entro tempi definiti, alla ridefinizione della rete ospedaliera pubblica e privata per acuti e post-acuti, con individuazione analitica del numero dei posti letto suddivisi per struttura, disciplina, DH e ordinari, unità operative semplici e complesse.
•    In previsione della riconversione di strutture di cura per disabilità, riabilitazione e salute mentale in strutture RSA si rilevano risparmi per 6 mln di euro nell’anno 2014 e 12 mln di euro nell’anno 2015; si chiedono di esplicitare gli elementi metodologici alla base di tali stime.
•    In merito alla rete territoriale delle cure palliative e terapia del dolore si deve prevedere l’individuazione dei centri aventi ruolo di Hub e Spoke ed esplicitare le correlazioni funzionali tra le aree residenziali, territoriali e domiciliari dell’assistenza.
•    Considerate che sono previste politiche assunzionali con un impatto economico pari a 6 mln di euro per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015, è necessario che la Regione fornisca una tabella che riporti i parametri di valorizzazione delle manovre previste in materia di personale.

Per quanto concerne l’erogazione dei LEA si evidenzia un decremento dell’ospedalizzazione totale, il cui tasso si colloca nel 2012 lievemente ancora al di sopra del valore di riferimento. Si osserva una consistente riduzione dell’ospedalizzazione della popolazione ultra-settantacinquenne, il cui indicatore – nel 2012 – è compreso nell’intervallo di riferimento. Il valore della degenza media pre-operatoria si mantiene, nel 2012, lievemente al di sopra del valore medio nazionale. Per quanto concerne l’erogazione di assistenza territoriale, gli indicatori evidenziano una dotazione di posti letto presso strutture residenziali per anziani, inferiore ai parametri di adeguatezza individuati dal Comitato LEA. Gravi criticità si rilevano nell’erogazione dei servizi di prevenzione soprattutto oncologica in programmi organizzati.

In merito alla verifica di attuazione del Piano di Rientro, gli Organismi di monitoraggio hanno rilevato che:
•    In merito all’accreditamento, si è in attesa di un quadro riassuntivo sullo stato del processo di accreditamento delle strutture che al momento risulta in ritardo rispetto alla normativa vigente e che si forniscano rassicurazioni che, nel corso dell’iter di verifica, gli organismi regionali competenti effettuino attività di sopralluogo presso le strutture stesse.
•    E’ necessario portare ad attuazione la programmata riorganizzazione dei punti nascita.
•    Relativamente alla rete di emergenza-urgenza, constatata la difficoltà da parte della Regione di individuare una struttura DEA di II livello, si chiedono esplicite rassicurazioni sulle garanzie di erogazione dell’assistenza in condizioni di sicurezza e tempestività degli interventi.
•    Si ritiene necessaria una revisione, anche normativa, dell’assistenza extra ospedaliera, residenziale e semiresidenziale, per ciascun target di popolazione (anziani, disabili, pazienti psichiatrici, tossicodipendenti).
•    Si attende un aggiornamento ulteriore e costante in merito ai contenziosi pendenti.
Sulla base di quanto previsto dall’articolo 6, comma 2, del dl 120/2013, la regione Abruzzo, alla luce della verifica positiva con prescrizioni da parte dei Tavoli del Programma Operativo 2013-2015, avendo fatto registrare nel biennio 2011-2012 un disavanzo decrescente è consentita nel Programma operativo l’eliminazione o la destinazione a finalità extra sanitarie del gettito delle aliquote fiscali, massimizzate avendo registrato nel biennio 2011-2012 un risultato medio che evidenzia un avanzo medio annuo di 2,3 mln di euro.

 
Fonte: Ministero della Salute, marzo 2014

03 marzo 2014
© Riproduzione riservata

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