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Ares 118. Cimo non firma l’accordo aziendale per la retribuzione di risultato


“Non è possibile firmare un testo che prevede penalizzazioni per il Dirigente Medico e Sanitario che si aggiorna”, motiva il coordinatore Ernesto Cappellano, evidenziando come , la formazione sia “un obbligo per la sicurezza dello stesso Medico che eroga la prestazione e il cittadino ha tutto il diritto di ricevere prestazioni da un Professionista continuamente aggiornato”. Da Cappellano l’auspicio che la trattativa “possa essere riaperta”.

13 DIC - Cimo non firma l’accordo con l’Ares 118 per la retribuzione di risultato. E le motivazioni le spiega il coordinatore sindacale, Ernesto Cappellano, in una nota. “Non è possibile firmare un accordo per la retribuzione di risultato che prevede penalizzazioni per chi si aggiorna. Innanzi tutto perché le ore contrattuali di aggiornamento sono frutto di un contratto nazionale sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali e dalla parte pubblica, che hanno riconosciuto l’estrema necessità di dedicare ore di Servizio a questo importante compito e quindi le Organizzazioni Sindacali anche in sede locale hanno l’obbligo di far rispettare gli accordi sottoscritti”.

Inoltre, per Cappellano “non è possibile sottoscrivere un accordo locale che prevede penalizzazioni per chi si sottopone a un obbligo deontologico di aggiornamento continuo, perché la formazione è un obbligo per la sicurezza dello stesso Medico che eroga la prestazione e il cittadino ha tutto il diritto di ricevere prestazioni da un Professionista continuamente aggiornato”.

Per il sindacato, “pensare a una struttura come Ares 118, dedicata per sua mission all’emergenza e vedere lo svilimento di un istituto così importante, quale la formazione, da parte di un Direttore Generale, per altro Medico, fa cadere nello sconforto”.

Per questi motivi Cimo non ha sottoscritto questo accordo “ma saremmo ben lieti – conclude Cappellano -, alla vigilia di una nuova convocazione per la trattativa decentrata e insieme alle altre sigle che non lo hanno firmato, che possa essere riaperta la trattativa su questo argomento per eliminare queste odiose penalizzazioni”.

13 dicembre 2017
© Riproduzione riservata

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