Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Lunedì 29 APRILE 2024
Regioni e Asl
segui quotidianosanita.it

Sepsi. In Umbria 3.003 ricoveri nel 2017, mortalità al 31%


I dati divulgati dall’assessore Luca Barberini in occasione della Gionrata mondiale per la lotta alla Sepsi che si celebra oggi. “L’Umbria in prima linea contro sindrome complessa e difficile”, ha assicurato l’assessore spiegando la necessità di far fronte a una situazione di progressivo incremento dei ricoveri per sepsi: 2.040 casi nel 2014, 2.338 nel 2015, 2.473 nel 2016 e 3.003 nel 2017.

13 SET - “L’Umbria è in prima linea nella lotta alla sepsi, sindrome complessa e di difficile gestione, con azioni concrete promosse dal ‘Centro per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente’ e attività di sensibilizzazione dei cittadini e del personale sanitario per il riconoscimento e il trattamento tempestivi della stessa”. Lo afferma l’assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, che interviene con una nota in occasione della “Giornata mondiale della sepsi”, in programma il 13 settembre e istituita per informare le persone su questa patologia, che nel mondo affligge milioni di persone e nel 2017 in Umbria ha fatto registrare 3.003 ricoveri, con una mortalità del 31 per cento.

“La sepsi – spiega Barberini – è generata da un’infezione che può dare origine a una reazione anomala, capace di danneggiare gli organi rendendoli non più funzionanti. Rappresenta una condizione clinica frequente, di difficile diagnosi e la prima causa di morte per infezione se non riconosciuta e non trattata tempestivamente. Secondo gli esperti, uccide dieci volte più dell’infarto, quattro volte di più del tumore del colon, cinque volte di più dell’ictus ed è causa o fattore contribuente nella metà dei decessi in ospedale. In Umbria si è verificato un progressivo incremento dei ricoveri per sepsi: 2.040 casi nel 2014, 2.338 nel 2015, 2.473 nel 2016 e 3.003 nel 2017 con una mortalità fra il 31 e il 33 per cento”.

“Con l’obiettivo di riconoscere e trattare tempestivamente questa malattia e ridurne la mortalità – conclude l’assessore – la Regione Umbria, grazie al ‘Centro per la Gestione del Rischio Sanitario e la Sicurezza del Paziente’ ha definito linee guida regionali, per gli operatori sanitari, per la gestione della sepsi e dello shock settico, al fine di garantire interventi diagnostico-terapeutici omogenei, sia a livello ospedaliero sia extra ospedaliero”.

13 settembre 2018
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Regioni e Asl

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy