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Definita la “Fase 3”. Riavvio delle attività ambulatoriali, dei ricoveri ospedalieri e delle attività sociosanitarie sospese 

di Elisabetta Caredda

Solinas: “Consentiremo la ripresa dell'attività sanitaria ordinaria, in totale sicurezza, dando risposte alle necessità di assistenza dei sardi”. Nieddu: “Abbiamo predisposto linee d'indirizzo omogenee per l'intero SSR, per disciplinare in modo rigoroso gli accessi alle strutture e i comportamenti da seguire. Introdurremo la telemedicina e il teleconsulto ed inoltre ricordo anche il piano che avevamo approvato per l'abbattimento delle liste di attesa a cui abbiamo destinato 20 milioni di euro”. 

06 GIU - E’ stata approvata dalla Giunta sarda nella sua ultima riunione la delibera n. 28/18 del 04 giugno 2020, in via di pubblicazione, sulle linee di indirizzo per la riprogrammazione delle attività ambulatoriali, quelle di ricovero ospedaliero programmato e per le attività sociosanitarie delle strutture sospese durante l'emergenza Covid-19, in seguito all'attuazione delle misure per il contrasto della circolazione virale.
 
“Il progressivo azzeramento dei contagi – commenta il Presidente Christian Solinas - è la più credibile conferma dell'efficacia delle misure adottate sul nostro territorio. Ora siamo pronti ad avviare una nuova fase con anche la ripresa dell'attività sanitaria ordinaria, in totale sicurezza, consentendo al nostro sistema sanitario di avere gli strumenti necessari per ripartire e dare risposte alle necessità di assistenza dei sardi”.
 
Sulle delibere, più nel dettaglio, interviene l’Assessore alla Sanità Mario Nieddu, che spiega: “Abbiamo predisposto linee d'indirizzo omogenee per l'intero sistema sanitario regionale. Misure per disciplinare in modo rigoroso gli accessi alle strutture e i comportamenti da seguire da parte di chiunque, siano essi pazienti, familiari, fornitori o gli stessi operatori sanitari. Indicazioni che consentiranno di disciplinare la presenza delle persone nei vari ambienti, dai pronto soccorso, agli ambulatori, sino ai reparti di degenza.
 
Tutto ciò – precisa l’esponente di Giunta - prevedendo l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e l'adozione di soluzioni di distanziamento, nonchè screening mirati con tampone naso-faringeo, in particolare, da effettuarsi prima delle prestazioni più a rischio e verso i soggetti più esposti, come, ad esempio, nel caso di dimissioni ospedaliere di pazienti verso altri presidi, che possono essere Rsa, Hospice e strutture riabilitative”.
 
L’assessorato, oltre alla normale attività ambulatoriale con le visite in presenza, indispensabili sopratutto nel caso di primi accessi, punta inoltre allo sviluppo della telemedicina e del teleconsulto, dove potrà essere possibile, per le attività di controllo, dei follow-up e per gli aggiornamenti dei piani terapeutici. In proposito Nieddu sottolinea: “Lo scopo è quello di cadenzare e gestire le presenze nelle strutture garantendo le prestazioni e, al tempo stesso, tutelando la salute degli utenti e degli operatori dal rischio di contagio. Per consentire dunque l'attuazione di un modello di questo tipo e incidere sui tempi di attesa, abbiamo previsto l'estensione degli orari delle prestazioni ambulatoriali, che potranno essere effettuate anche il sabato”.
 
Per quanto riguarda l’area della prevenzione, l’Assessore aggiunge: “Abbiamo indicato anche le modalità per la regolare ripresa delle attività di prevenzione, degli screening oncologici, delle vaccinazioni pediatriche, obbligatorie peraltro per l'accesso ai servizi educativi per l'infanzia e la scuola, e delle altre vaccinazioni rivolte in particolare agli anziani e ai soggetti fragili. Abbiamo ricollocato quindi nei centri vaccinali il personale sanitario impegnato nell'emergenza Covid-19 e sarà attuata una pianificazione delle sedute mirata ad impedire gli assembramenti nelle strutture. Spetterà ora alle aziende sanitarie del territorio, con le quali le linee di indirizzo sono state già condivise in fase di elaborazione, approntare i protocolli operativi per darne completa attuazione.
 
Siamo pienamente consapevoli – conclude l’esponente di Giunta - dell'impatto che l'epidemia ha avuto sul nostro sistema sanitario, in particolare sulle liste d'attesa. Prima che deflagrasse l'emergenza, abbiamo approvato un piano per l'abbattimento a cui abbiamo destinato 20 milioni di euro. Ripartiremo con forza da questo punto, per assicurare ai sardi il diritto alle cure”.
 
Elisabetta Caredda 

06 giugno 2020
© Riproduzione riservata

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