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I numeri del cancro in Italia


27 FEB - Questi i numeri forniti oggi dalla Fondazione Insieme contro il Cancro. Si stima che nel 2018 in Italia siano stati diagnosticati 373.300 nuovi casi di tumore (194.800 uomini e 178.500 donne). Complessivamente in Italia ogni giorno circa 1.000 persone ricevono una nuova diagnosi di tumore.

Incidenza
Le 5 neoplasie più frequenti nel 2018 nella popolazione sono state quelle della mammella (52.800 nuovi casi), colon-retto (51.300), polmone (41.500), prostata (35.300) e vescica (27.100).
Negli uomini il più diagnosticato è il tumore della prostata, che rappresenta il 18% del totale, seguono il colon-retto (15%), il polmone (14%), la vescica (11%) e il fegato (5%). Tra le donne il tumore della mammella rappresenta il 29% delle neoplasie femminili, seguito dal colon-retto (13%), polmone (8%), tiroide (6%) e corpo dell’utero (5%).
In generale in Italia, nel periodo 2003-2018, si conferma una diminuzione di incidenza per tutti i tumori nel sesso maschile (-1,1% per anno), legata principalmente alla riduzione dei tumori del polmone e della prostata, e un andamento sostanzialmente stabile per i tumori femminili.
Si osserva un gradiente geografico per l’incidenza tumorale con livelli che si riducono dal Nord al Sud. Infatti, il tasso d’incidenza standardizzato (sulla popolazione europea) per tutti i tumori è tra gli uomini più basso del 4% al Centro e del 13% al Sud/Isole rispetto al Nord e per le donne del 6% e del 16% rispettivamente.

Mortalità
I dati dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) indicano per il 2015 (ultimo anno disponibile) 178.232 decessi attribuibili a tumore (99.050 uomini e 79.182 donne), tra i circa 600.000 decessi verificatisi in quell’anno. I tumori sono la seconda causa di morte (29% di tutti i decessi), dopo le malattie cardio-circolatorie (37%). Si può affermare che, mediamente, ogni giorno oltre 485 persone muoiono in Italia a causa di una neoplasia.
Il tumore che ha fatto registrare nel 2015 il maggior numero di decessi è quello al polmone (33.836), seguito da colon-retto (18.935), mammella (12.381), pancreas (11.463) e fegato (9.675).
I dati riguardanti le aree coperte dai Registri Tumori indicano come prima causa di morte oncologica nella popolazione il tumore del polmone (19%). La prima causa di morte fra gli uomini è il tumore del polmone (26%), mentre fra le donne è il tumore della mammella (17%), seguiti da colon-retto (11% tra gli uomini e 12% tra le donne) e prostata tra gli uomini (8%) e polmone tra le donne (11%).
Per la totalità dei tumori, si osservano valori inferiori di circa il 5-10% sia al Centro sia al Sud/Isole, più marcati tra le donne, rispetto al Nord.

Sopravvivenza
Complessivamente la sopravvivenza a 5 anni nelle donne raggiunge il 63%, migliore rispetto a quella degli uomini (54%), in gran parte determinata dal tumore del seno, la neoplasia più frequente fra le italiane, caratterizzata da una buona prognosi.
I cinque tumori che fanno registrare in Italia le percentuali più alte di sopravvivenza sono quelli della tiroide (93%), prostata (91%), testicolo (91%), mammella (87%) e melanoma (87%).
La sopravvivenza a 5 anni è aumentata rispetto a quella dei casi diagnosticati nei quinquenni precedenti sia per gli uomini (54% nel 2005-2009 contro il 51% nel 2000-2004, il 46% nel ’95-’99 e il 39% nel ’90-’94) sia per le donne (rispettivamente 63% vs 60%, 58% e 55%). Su questo risultato positivo complessivo ha influito il miglioramento della sopravvivenza per alcune delle sedi tumorali più frequenti: colon-retto (attualmente 65% per entrambi i sessi), mammella femminile (87%), prostata (92%).
Al Nord si registrano valori più elevati di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi rispetto alle Regioni del Sud. In particolare nelle prime tre posizioni si collocano Emilia-Romagna, Toscana (56% uomini e 65% donne in entrambe le Regioni) e Veneto (55% e 64%). In coda invece il Sud, con Sicilia (52% uomini e 60% donne), Sardegna (49% e 60%) e Campania (50% e 59%). Al Nord si registrano tassi migliori sia per il totale dei tumori nei due sessi che per le neoplasie oggetto di programmi di screening organizzato (mammella femminile, colon-retto e cervice uterina).

Prevalenza
Sono quasi 3 milioni e quattrocentomila (3.368.569) gli italiani che vivono dopo una diagnosi di tumore (anno 2018), che rappresentano il 6% dell’intera popolazione italiana (uno su 19). Un milione e mezzo sono maschi (1.531.157), pari al 45% del totale e al 5% della popolazione maschile, e 1.837.412 femmine.
Si stima che le persone con una diagnosi di tumore da oltre 5 anni, che rappresentano il 60% del totale dei pazienti prevalenti, siano circa due milioni (anno 2018).
Nei maschi, la diagnosi pregressa più frequente riguarda il tumore della prostata che ha interessato 457.902 persone, seguito da quelli del colon-retto (244.046) e della vescica (212.326). Questi tre tipi di tumore hanno rappresentato quasi i 2/3 (60%) di tutti i casi prevalenti.
La diagnosi di tumore della mammella è di gran lunga la più frequente nelle donne prevalenti: sono 799.196 ad aver avuto questa esperienza, quasi la metà (43%) del totale. Gli altri tipi di tumore più frequenti nelle donne sono quello del colon-retto (226.652), della tiroide (155.995) e dell’endometrio (corpo dell’utero, 114.485). I primi quattro tipi di tumore rappresentano quasi il 70% di tutte le diagnosi registrate nelle donne in Italia.
Vengono definite già guarite le persone con una pregressa diagnosi di tumore che hanno un’attesa di vita, misurata attraverso modelli statistici, paragonabile a quella delle persone non affette da tumore; nel 2010 erano 704.648, pari al 27% di tutti i prevalenti e all’1,2% degli italiani, e 909.514 nel 2018, l’1,5% degli italiani.

Fonti
“I numeri del cancro in Italia 2018” (AIOM-AIRTUM-Fondazione AIOM-PASSI)

27 febbraio 2019
© Riproduzione riservata
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