Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Lunedì 29 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Bevacizumab aumenta la sopravvivenza anche per il tumore del colon retto metastatico


05 GIU - Lo stesso farmaco è utile non solo per il tumore ovarico, ma anche per il trattamento del tumore del colon retto metastatico: lo studio di fase III ML18147 ha infatti dimostrato come bevacizumab migliori la sopravvivenza senza progressione della malattia anche nel caso di quest’ultimo tipo di tumore, anche quando usato in aggiunta alla chemioterapia di seconda linea, in pazienti sottoposti al trattamento iniziale con bevacizumab in aggiunta alla chemioterapia di prima linea. L’endpoint primario dello studio – presentato al Congresso Asco – è rappresentato da un aumento significativo della sopravvivenza generale (overall survival, OS).
 
Si tratta di uno studio multinazionale, multicentrico, randomizzato, in aperto, di fase III, che ha valutato il profilo di efficacia e sicurezza di bevacizumab in aggiunta a chemioterapia standard di seconda linea in 820 pazienti con mCRC la cui malattia era progredita successivamente al trattamento con bevacizumab in aggiunta a chemioterapia standard di prima linea (a base di irinotecan o oxaliplatino). "Il disegno del nostro studio era basato su ricerche precedenti, che dimostravano come un’inibizione sostenuta del VEGF consente di ottenere e mantenere l'azione antitumorale", ha dichiarato Hal Barron, Head Global Product Development di Roche. "Sebbene la pratica convenzionale sia quella di cambiare completamente il trattamento alla progressione della malattia, l'uso continuato di bevacizumab con un nuovo regime chemioterapico in questo studio ha avuto come risultato l'aumento della sopravvivenza dei pazienti rispetto al solo impiego di un nuovo regime chemioterapico".
In questi pazienti, infatti l’uso del farmaco ha ridotto rischio relativo di mortalità del 19% rispetto ai pazienti sottoposti alla sola chemioterapia, e del 32% quello di progressione del tumore. Inoltre, i pazienti con mCRC trattati con bevacizumab in combinazione con chemioterapia standard sia in prima sia in seconda linea hanno riportato una OS mediana di 11,2 mesi, rispetto a 9,8 mesi per i pazienti sottoposti alla sola chemioterapia, mentre la PFS mediana è stata di 5,7 mesi rispetto a 4,1 mesi. 
Allo stesso modo, gli eventi avversi nello studio ML18147 sono stati in linea con quelli osservati in studi pilota precedenti condotti su bevacizumab in diversi tipi di tumore e non sono aumentati con la continuazione del farmaco.

05 giugno 2012
© Riproduzione riservata
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy