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Cellule staminali mesenchimali. Cosa sono e chi se ne occupa in Italia


07 SET - Le cellule staminali mesenchimali sono cellule che hanno la capacità di differenziarsi, crescere e sono in grado di diventare osso, cartilagine, grasso. È stato dimostrato che inoltre che sono in grado di interagire con il sistema immunitario. Per questo motivo vengono utilizzate all’interno di studi clinici sperimentali per il trattamento di alcune patologie che riguardano il sistema immunitario, come quelle che possono sorgere dopo un trapianto. Oggi esistono nel mondo 1.206 pubblicazioni che riguardano l’uso clinico delle staminali mesenchimali.

Queste le informazioni diffuse oggi dal ministero della Salute in occasione dell’annuncio della costituzione di un tavolo di lavoro e di un “board di saggi” sulla materia.

Attualmente, spiega ancora il ministero, sul sito della Federal Drug Administration, massima autorità di riferimento mondiale per i protocolli clinici di ricerca, sono registrati 259 studi clinici nel mondo che prevedono l’utilizzo di cellule mesenchimali. Tre di essi sono italiani, contro 20 in Spagna, 9 in Belgio e 8 in Francia. In Italia i tre studi sono in corso uno tra Pesaro e Pavia e due a Bergamo. Oltre a questi in Italia esistono 13 Cell-Factory autorizzate da Aifa dove vengono prodotte cellule staminali, attraverso specifiche manipolazioni, utilizzate per terapie sull’uomo.

Eccone l’elenco:
 
1) A. O. “San Gerardo“ MONZA
2) Areta International GERENZANO (VA)
3) Istituto Neurologico “Carlo Besta” UPTC MILANO
4) O. S. Maria Di Terni Cell  Factory TERNI
5) Istituti Ortopedici Rizzoli BOLOGNA
6) Ospedale Maggiore Policlinico di Milano “Cell Factory
7) Molmed S.p.A MILANO
8) Fidia Advanced Biopolymers Srl ABANO TERME (PD)
9) Ospedali Riuniti di Bergamo A.O. Lab. Terapia Cellulare e Genica BERGAMO
10) Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia MODENA
11) FaBioCell ROMA
12) Centro di Riferimento Regionale per la coltura di epidermide umana in vitro e banca per la    crioconservazione dei tessuti. A.O. Ospedale Niguarda  Ca’ Granda MILANO
13) Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST) MELDOLA (FC).
 
L’impiego clinico di una combinazione di cellule viene considerato terapia farmacologica se la cellula viene sottoposta in laboratorio a manipolazione estese, come la proliferazione. Negli altri casi è trapianto. Nel primo caso le valutazioni e le procedure di autorizzazioni sono affidate all’Aifa. Nel secondo al Centro nazionale trapianti. Resta affidata all’Istituto Superiore di Sanità il controllo della qualità del prodotto cellulare.
 

07 settembre 2012
© Riproduzione riservata
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